Il grande astrofisico francese è morto il 15 maggio 2016 a Parigi, dove era nato il 30 novembre del 1942. Considerato uno dei maggiori esperti al mondo di planetologia, nel 1984 aveva predetto l’esistenza degli anelli del pianeta Nettuno, poi effettivamente fotografati dalla sonda Voyager 2 nel 1989. Dopo gli studi al Liceo Voltaire di Parigi, André Brahic si era laureato in matematica con indirizzo astronomia, per poi completare i suoi studi all’Università di Parigi VII – Denis Diderot, dove era poi diventato professore di astrofisica.
Cavaliere della Legion d’Onore dal 2015, Medaglia Carl Sagan 2001 negli Stati Uniti e Jean – Perrin 2006 per la scienza, con la motivazione della sua intensa attività per la divulgazione scientifica, all’insegnamento affiancava l’attività di ricerca, ad esempio nel suo ruolo nell’equipe di imaging della sonda Cassini, di cui era entrato a far parte nel 1991. Tra i suoi libri più recenti, De feu et de glace: ardentes géantes, del 2010; La science, une ambition pour la France, del 2012; Terres d’ailleurs : à la recherche de la vie dans l’univers, scritto con Bradford Smith e pubblicato nel 2015. Nel 1990 gli è stato intitolato un asteroide, il 3488.
Per denominare gli anelli da lui individuati aveva scelto il motto della Repubblica francese: Liberté – Libertà, Égalité – Uguaglianza, Fraternité – Fraternità. Gli anelli successivamente sono stati denominati utilizzando i nomi di astronomi che hanno studiato il pianeta Nettuno: Galle, Le Verrier, Lassell, Arago, Adams.
Immagine Wikipedia – Guy Lebègue: André Brahic, Cannes
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.