Il Pontefice oggi, sabato 11 giugno 2016, ha ricevuto in udienza nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico i partecipanti ad una nuova edizione della Scuola estiva di astronomia organizzata dalla Specola Vaticana, quest’anno sul tema dello studio dell’acqua nel sistema solare e nel cosmo. Ha così voluto ricordare a studenti, docenti e organizzatori, quale sia l’importanza dello studio dell’astronomia e dell’astrofisica, e quali debbano essere le linee guida per chi lavora o lavorerà come ricercatore in questi ambiti.
“Il lavoro dello scienziato – ha affermato il Santo Padre – richiede grande impegno, che può essere lungo e faticoso. Tuttavia esso può e dovrebbe essere una sorgente di gioia”. Perché, come mostra la stessa Scuola estiva della Specola, in noi esseri umani c’è “il desiderio di comprendere l’universo, creato da Dio, e il nostro posto in esso”. Un desiderio “comune a uomini e donne che vivono in contesti culturali e religiosi assai differenti”, ma hanno lo stesso “desiderio di scoprire la verità su come opera questo meraviglioso universo, avvicinandoci sempre più al suo Creatore”. Uno studio quindi che interroga la scienza e la religione, la ragione e la fede, il nostro desiderio di conoscenza e la nostra volontà di credere.
Perché, ha spiegato Papa Francesco, “Tutti noi viviamo sotto lo stesso cielo; e tutti siamo mossi dalla bellezza che si rivela nel cosmo e si riflette anche nei nostri studi sui corpi e le sostanze celesti. Siamo così uniti dal desiderio di scoprire la verità su come opera questo meraviglioso universo, avvicinandoci sempre più al suo Creatore”. Il Pontefice ha anche voluto sottolineare l’importanza del tema scelto per questa edizione della scuola estiva: l’acqua. Un tema anche complesso e delicato, perché pone drammatici questioni come la scarsità delle risorse idriche, la loro difesa o il loro consumo distruttivo, la loro indisponibilità in molte regioni del mondo.
“È veramente buono e provvidenziale – ha affermato – che questa quindicesima scuola estiva si occupi dello studio dell’acqua nel sistema solare e altrove. Tutti sappiamo quanto sia essenziale l’acqua qui sulla terra: per la vita, per noi esseri umani, per il lavoro … Dai più piccoli fiocchi di neve alle grandi cascate, dai laghi e dai fiumi agli immensi oceani, l’acqua ci affascina con la sua potenza e al tempo stesso con la sua umiltà”. E la storia dell’uomo, dall’antichità ai nostri giorni, ci mostra che “Le grandi civiltà ebbero inizio lungo i fiumi, e anche oggi l’accesso all’acqua pura è un problema di giustizia per il genere umano, ricchi e poveri”.
Papa Francesco ha poi espresso i propri auguri agli studenti: “Vi auguro di saper coltivare in voi questa gioia, che anima il vostro lavoro scientifico, e che è la ragione per cui non potete fare a meno di condividerla con i vostri amici, le vostre famiglie, le vostre nazioni, come pure con la comunità internazionale degli scienziati con i quali lavorate. Vi auguro di sperimentare sempre la gioia della ricerca e del condividerne i frutti, con umiltà e fraternità”.
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