Lo ipotizza uno studio realizzato su un campione di studenti britannici di 16 anni, pubblicato il 16 giugno del 2016 sulla rivista scientifica Nature Scientific Reports 6. La ricerca è stata realizzata da un gruppo internazionale di scienziati: Kaili Rimfeld, Ziada Ayorech, Yulia Kovas e Robert Plomin del King’s College di Londra; Philip S. Dale dell’Università del New Mexico, Stati Uniti.
Con il titolo Genetica: Fattori genetici potrebbero influenzare la scelta delle materie di studi – Genetics: Genetic factors may influence academic subject choice, doi 10.1038/srep26373, la ricerca mostra come gli studenti di Inghilterra e Galles che decidono di intraprendere il biennio di studi propedeutico agli studi universitari, potrebbero essere influenzati in modo non trascurabile da fattori ereditari nella scelta delle materie, tra le ottanta disponibili.
Ciò nonostante, affermano i ricercatori “rimane ampiamente sconosciuto il perché compiano scelte così differenti tra loro, e cosa esattamente influenzi le loro decisioni”, tra dna e ambiente esterno. Per capire qualcosa di più, hanno quindi esaminato 6.584 coppie di gemelli, identici e non identici, rilevando che la scelta dei percorsi di studio era stata determinata per una percentuale tra il 52 e l’80 per cento dalla genetica, e per una percentuale tra il 18 e il 23 per cento da fattori ambientali.
Allo stesso tempo, la decisione di iscriversi al biennio propedeutico di studi, che nel Regno Unito è denominato come A levels, era stata invece influenzata in modi paragonabili sia da fattori genetici, 45 per cento circa, sia da fattori ambientali, 47 per cento circa. Per gli scienziati tale decisione è probabilmente basata sui successi ottenuti negli anni precedenti in determinate materie di studi, un elemento che è in parte geneticamente ereditario.
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