Mercoledì 6 giugno 2016
Lemaître: sacerdote e ricercatore, tra scienza e religione
Il 20 giugno del 2016 si è commemorato il cinquantesimo anniversario della morte di una delle figure più emblematiche del rapporto tra fede e scienza. Uno studioso di grande importanza, che dal secolo scorso rappresenta l’ideale equilibrio tra fede e scienza moderna. Georges Lemaître, fisico, astronomo e sacerdote, era nato nella cittadina francese di Charleroi il 17 luglio del 1894.
Aveva studiato dai gesuiti, nel collegio di Charleroi, dove probabilmente aveva maturato la propria vocazione sacerdotale, ma nella sua vita c’era anche la scienza, come necessità e come missione. Una missione che, insieme a quella di presbitero, ne determinava un’altra più completa: capire il cosmo, senza perdere di vista la fede in Dio creatore.
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Times: provata teoria dei buchi neri di Hawking
Per il quotidiano britannico, dopo la recente conferma di quanto da lui teorizzato, le probabilità che lo studioso ottenga il premio Nobel per la fisica sono aumentate. La teoria sarebbe stata provata da un altro scienziato, Jeff Steinhauer, responsabile del Laboratorio di Fisica Atomica del Israel Institute of Technology di Haifa, Israele.
Steinhauer afferma di avere riprodotto in laboratorio un buco nero “in un condensato di Bose – Einstein”, e di aver osservato per la prima volta la radiazione teorizzata da Hawking nel 1974. Tale radiazione dipenderebbe da “minuscole particelle che sarebbero in grado di rubare ai buchi neri una frazione infinitamente piccola della loro energia”.
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Enrico Medi, una vita tra scienza e fede
Martedì 26 aprile 2016 ricorreva l’anniversario della nascita di un intellettuale italiano che rappresenta un esempio contemporaneo di equilibrio tra religione e ricerca scientifica.
Nato a Porto Recanati nel 1911, Enrico Medi è stato allo stesso tempo un importante scienziato, direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e vicepresidente dell’Euratom, la Comunità Europea dell’Energia Atomica; un uomo di fervente fede, nominato dalla Chiesa Cattolica servo di Dio; un divulgatore scientifico, in un’epoca in cui tale ruolo, per la televisione italiana ancora agli inizi, si può sicuramente considerare pionieristico.
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Scienza e divulgazione. Premio Galileo 2016 a Piero Angela
Il popolare scrittore e divulgatore ha ottenuto il riconoscimento dalla città di Padova, con la motivazione del suo “contributo di eccellenza dato alla divulgazione scientifica, attraverso i risultati raggiunti in qualità di giornalista, scrittore e conduttore televisivo, antesignano di formule di comunicazione particolarmente innovative”.
La cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a Piero Angela ha avuto luogo lo scorso venerdì 6 maggio 2016 a Palazzo della Ragione.
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Vittorio Pesce Delfino: studiò l’uomo di Altamura e la Sindone
Il 27 aprile 2016 è morto lo studioso italiano, docente di antropologia all’Università di Bari, noto anche per un suo famoso libro sul Sacro Telo in cui, utilizzando il metodo scientifico, si proponeva di dimostrarne la non autenticità. Ma nella comunità scientifica sono sicuramente i suoi studi sull’Uomo di Altamura quelli che gli hanno valso maggiore notorietà e autorevolezza come scienziato.
Scoperto da alcuni speleologi il 3 ottobre del 1993 nella grotta di Lamalunga, nella zona della cittadina di Altamura, l’Uomo di Altamura è lo scheletro di un Uomo di Neanderthal, che dovrebbe essere vissuto tra 126.000 e i 185.000 anni prima di Cristo.
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Libri
L’universo spiegato dalla fisica quantistica
Un libro divulgativo dei fisici britannici Brian Cox e Jeff Forshaw mostra come ha avuto origine il cosmo, quali sono le leggi fisiche che lo regolano, come la moderna teoria dei quanti può spiegarlo e in che modo si accorda con la fisica classica di Isaac Newton o la teoria della relatività di Albert Einstein.
Il volume è stato tradotto e pubblicato in Italia da Hoepli, con il titolo L’universo quantistico svelato. E perché non cadiamo attraverso il pavimento. Gli autori vogliono infatti utilizzare la meccanica quantistica non solo per spiegarci come è nato l’universo e come si evolve, ma vogliono pure raccontarci in modo differente il mondo in cui viviamo ogni giorno.
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Albert Einstein: ecco come ci ha fatto capire l’universo
Albert Einstein. Il costruttore di universi, scritto dal chimico Vincenzo Barone, ci presenta la storia dell’uomo che con le sue idee ha cambiato la fisica e il nostro modo di vedere il tempo e il mondo in cui viviamo. “A cento anni dalla scoperta dalla teoria della relatività”, il libro racconta “Albert Einstein, figura grandiosa e complessa di scienziato – umanista, il cui sguardo acuto spaziò dalle profondità della materia all’universo infinito”.
Nato ad Ancona l’8 novembre del 1952, Barone si è laureato in Chimica nel 1976, per poi perfezionare i propri studi tra Marsiglia, Parigi, Montréal, Berkeley.
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L’evoluzione, tra scienza e religione
La teoria evolutiva di Charles Darwin pone grandi sfide alla teologia, l’antropologia, la filosofia, l’etica. Dal punto di vista teologico, l’approccio può essere di due modi principali: negare l’evoluzione, il che vorrebbe dire negare anche la scienza; oppure cercare di capire come essa possa essere compatibile con la religione, ad esempio con il Magistero della Chiesa Cattolica e con la fede di ciascun credente.
Ne parla un recente libro, dal titolo Evoluzione e creazione. Una relazione da ritrovare, pubblicato ad aprile 2016 da Edizioni Messaggero Padova, a cura di Simone Morandini, docente di teologia della creazione alla Facoltà Teologica del Triveneto.
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Eventi recenti
Lincei, conferenza Margherita Hack: Le donne nell’astronomia
L’Accademia Nazionale dei Lincei ha organizzato a Roma un evento, lo scorso 12 maggio 2016, nell’ambito delle conferenze Margherita Hack, dedicate al contributo delle donne nella scienza, in questo caso nelle scienze astronomiche e astrofisiche, per ricordare le maggiori figure di scienziate in questi ambiti a livelli internazionali.
Una presenza delle donne che vede l’Italia ai primi posti: infatti già nel 2014, secondo l’Istituto Nazionale di Astrofisica, “il 27 % dei ricercatori italiani iscritti alla IAU (International Astronomical Union), è ‘rosa’ e l’Italia è seconda solo all’Argentina e all’Ucraina”.
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Forme e colori: la percezione tra arte e reliquie
Una conferenza del dottor Paolo Di Lazzaro, lo scorso martedì 10 maggio 2016 a Roma, per parlare della differenza tra visione e percezione e di come ciò può riflettersi nel modo in cui vediamo e capiamo il mondo che ci circonda, le espressioni artistiche, le forme visibile del sacro, come ad esempio una reliquia.
Un evento promosso dal Master in Scienza e Fede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, con il titolo Perché la percezione è diversa dalla visione? Forme e colori nell’arte e nelle reliquie.
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