Una delle domande alla base delle nostra esistenza é perché esistiamo, e perché esistono il mondo, e il cosmo che lo circonda, anziché il nulla. Interroghiamo la religione, la fisica e l’astronomia, per capire da dove venga tutto ciò che esiste, quale ne sia lo scopo, quale sia la nostra collocazione in tutto questo. Chi ha fede, crede che tutto sia una creazione di Dio. Chi non ne ha e si affida solo alla scienza, crede sia tutto solo frutto del caso, e fatica a trovare una vera risposta, perché deve teorizzare che il tutto, per qualche strano meccanismo del caso o per qualche legge fisica che ancora non conosciamo, abbia avuto origine dal nulla.
Parla proprio del confronto tra fede e scienza, e tra posizioni teiste a ateiste, questo libro di circa 250 pagine pubblicato ad aprile 2016 da Fortress Press e curato da Robert B. Stewart: God and Cosmology, William Lane Craig and Sean Carroll in Dialogue; ISBN 9781506410777 – eBook 9781506406763. Il volume riporta i dialoghi svoltisi nel 2014 tra il filosofo cristiano Craig e il cosmologo ateo Carroll, nell’ambito del Greer – Heard forum, un programma di incontri e dibattiti che mette a confronto studiosi di varie discipline e differenti orientamenti filosofici e religiosi sui grandi temi della fede, della religione, della scienza, della cultura.
Al dibattito si aggiungo nel libro riflessioni di altri intellettuali che hanno partecipato all’incontro e ad altri eventi programmati nel forum. Oltre al dialogo tra Sean Carroll e William Lane Craig, Troviamo così capitoli sul significato che cosmologia e la teologia possono dare al mondo e alla nostra stessa esistenza; sulle risposte parziali e non definitive che possono dare le teoria della fisica e dell’astrofisica, e su alcune difficoltà che pongono alla teologia o alla nostra stessa fede; su come l’esistenza di Dio sia necessaria per spiegare l’universo, ma possa essere negata o comunque messa in discussione dalle ipotesi di alcuni scienziati.
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