La nuova particella era stata ipotizzata nel 2015 da alcuni studiosi, ipotesi che è stata però confermata recentemente in una conferenza scientifica da alcuni fisici dell’università di Witwatersrand, Johannesburg, Sudafrica. Denominato Madala, il nuovo bosone dovrebbe avere una massa di massa di 270 GigaelettronVolt, circa il doppio della massa del bosone di Higgs, pari a 125 GeV.
La nuova particella potrebbe fornire elementi fondamentali per comprendere la ragione dell’esistenza della materia oscura, della sua distribuzione nell’universo e delle sue caratteristiche. Gli scienziati sudafricani fanno parte di un gruppo di studio, l’High Energy Physics Group – Hep. Nel corso della conferenza hanno spiegato di essere partiti da una precedente ricerca di fisici nucleari dell’Accademia Ungherese delle Scienze, che stavano studiando la materia oscura e, in particolare, i fotoni scuri.
Con questo nuovo studio, partendo dalle conclusioni e dai dati scientifici dei loro colleghi ungheresi, e analizzando i dati scientifici sulle le collisioni tra protoni rilevati dall’LHC – Large Hadron Collider del CERN di Ginevra, fisici sudafricani sarebbero quindi giunti sperimentalmente a confermare l’ipotesi dell’esistenza di Madala. Nel caso in cui fosse confermata la sua esistenza, questa particella potrebbe dimostrare anche l’esistenza di una quinta forza fondamentale della natura, finora non conosciuta. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Physical Review Letters.
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