Il nuovo libro dell’antropologo canadese David R. Begun vorrebbe stravolgere a sorpresa le teorie attuali che, già formulate da Charles Darwin, vedono in Africa l’origine degli esseri umani. Docente all’università di Toronto, Begun presenta infatti una teoria destinata ad essere discussa e controversa; sarebbe stata l’Europa l’area in cui l’uomo sarebbe apparso e si sarebbe evoluto. Per sostenere la propria ipotesi, nelle 260 pagine circa del suo libro Begun utilizza le proprie ricerche e soprattutto le informazioni su reperti fossili scoperti recentemente. Con il titolo Il vero pianeta delle scimmie. Una nuova storia delle origini dell’uomo, il volume è stato pubblicato nell’agosto del 2016 da Hoepli editore.
La tesi è sicuramente e consapevolmente mirata ad accendere il dibattito: “Darwin – si legge infatti nella presentazione – aveva torto nel collocare in Africa le nostre origini? Il vero pianeta delle scimmie sostiene provocatoriamente che le grandi scimmie svilupparono in Europa e non in Africa le caratteristiche fondamentali della stirpe umana: mani abili e cervello di grandi dimensioni”. In realtà, la maggior parte dei paleoantropologi difficilmente concorderà con le idee avanzate da Begun.
Ciò nonostante, il suo libro, come ha dichiarato Daniel E. Liebermann, ha il merito proprio di far riflettere e discutere, portando alla luce idee differenti sulle nostre origini. Mentre Ian Tattersall, già curatore della divisione di Antropologia dell’American Museum of Natural History di New York, ha commentato che nel volume “David Begun sostiene in modo brillante e convincente che solo indagando la storia del più ampio gruppo di grandi scimmie da cui ci siamo evoluti riusciremo davvero a capire chi siamo”.
L’autore, come si legge nella nota ufficiale, “racconta come uno dei membri più antichi del nostro gruppo evolutivo – un nuovo tipo di primate chiamato Proconsul – si sia evoluto da una condizione simile a quella dei lemuri nelle foreste primordiali d’Africa”, descrivendo anche “come nel corso di dieci milioni di anni, questi ominoidi si siano diffusi in Europa e in Asia, diventando abili arrampicatori con comportamenti sospensori, sviluppando tempi di crescita più lunghi e cervelli di maggiori dimensioni e preparando così il terreno per l’avvento degli esseri umani”.
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