Nato a Charleroi, Belgio, il 17 luglio del 1894, sacerdote, fisico e astronomo, Lemaître è stato un simbolo vivente del possibile equilibrio religione e ricerca scientifica. Un equilibrio che in una persona non vede necessariamente compromessi tra fede e scienza, ma che può portare a grandi conquiste scientifiche o teologiche.
Georges Edouard Lemaître è infatti considerato il padre della moderna cosmologia: partendo dalla teoria della relatività generale di Albert Einstein, arrivò infatti a formulare l’ipotesi di una espansione illimitata dell’universo a partire dal Big Bang che gli avrebbe dato origine. Una tesi da lui pubblicata nel 1927 sugli Annali della Società Scientifica di Bruxelles, con un articolo dal titolo Un Univers homogène de masse constante et de rayon croissant rendant compte de la vitesse radiale des nébuleuses extra galactiques.
Della teoria di Lemaître e delle sue implicazioni filosofiche e teologiche si è parlato a Roma l’11 ottobre scorso, in una conferenza dal titolo Padre Georges Lemaître e la teoria del Big Bang. Relatore Costantino Sigismondi, docente per l’università di Roma la Sapienza. L’incontro era parte del modulo Scienziati e Credenti del Master in Scienza e Fede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
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