Una conferenza a Roma, per conoscere la figura e le opere di uno dei protagonisti moderni del rapporto tra scienze e religione. Un intellettuale simbolo del possibile complementare equilibrio tra questi due differenti domini di conoscenza e interpretazione della realtà. Fisico, filosofo, teologo, storico della scienza, sacerdote, Stanley Jaki sosteneva l’inutilità e la mancanza di senso del retorico conflitto tra scienza e fede. Soprattutto in una realtà culturale e storica come quella occidentale, in cui proprio la Chiesa Cattolica ha permesso che nascesse e si sviluppasse la scienza moderna.
Naturalizzato cittadino statunitense, Jaki era nato a Gyor, in Ungheria, il 17 agosto del 1924. Negava la presunta incompatibilità tra scienza e religione, affermava però anche la necessità che entrambe non oltrepassassero i propri limiti, e non invadessero quindi reciproche aree di differente competenza. Promosso martedì 8 novembre 2016 dal Master in Scienza e Fede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum nell’ambito del modulo formativo Scienziati e Credenti, con il titolo Vita e pensiero di Stanley Jaki, tra fede e scienza, l’evento ha visto come relatore l’ingegner Antonio Colombo.
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