Nuova edizione da martedì 8 a domenica 13 novembre 2016, della rassegna scientifica divulgativa che si svolge annualmente in Sardegna, con due principali obiettivi: raccontare e spiegare la ricerca scientifica e le sue applicazioni tecnologiche a scuole, ricercatori, bambini, famiglie, studenti; promuovere tra giovani e adulti lo studio della scienza. Sei giorni di conferenze, tavole rotonde, letture, seminari, mostre, spettacoli, laboratori sperimentali e interattivi, dibattiti.
I relatori hanno parlato con i partecipanti dei grandi temi di discipline quali fisica classica e quantistica, paleontologia, biologia, chimica, neuroscienze, astronomia, matematica, nanotecnologie. Titolo scelto per questa edizione, La Scienza che unisce i popoli: lo studio della scienza, improntato alla collaborazione tra studiosi, organizzazioni scientifiche e nazioni anche distanti geograficamente o politicamente, può essere un esempio a cui ispirarsi per superare contrapposizioni e antagonismi tra cittadini e governanti di differenti stati.
“Gli scienziati – si legge nel testo ufficiale – hanno sempre saputo come lavorare assieme. Nel secondo dopoguerra, gli scienziati di popoli fino a poco tempo prima nemici ricominciarono a collaborare per un progetto scientifico internazionale che portò alla realizzazione del CERN di Ginevra, in Svizzera, che ancora oggi rappresenta un centro di aggregazione e scambio per esperti e tecnici dalle più svariate provenienze nazionali, religiose e culturali che hanno trovato un linguaggio comune in nome della scienza”.
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