La scorsa settimana, all’età di 69 anni, è venuto a mancare uno studioso italiano tra i più attivi nel mediare tra la visione della religione, e l’analisi delle scienze, in particolare della biologia, e delle teorie evolutive. Nato il 29 dicembre 1947, Ludovico Galleni era docente di Scienze e Teologia per l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Nicolò Stenone di Pisa. Docente anche per il Master in Scienza e Fede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, era stato anche professore associato di Zoologia generale ed Etica Ambientale alla Facoltà di Agraria dell’università di Pisa. L’ho incontrato per la prima volta nel 2009, durante il convegno congresso Biological Evolution. Facts and Theories – Evoluzione biologica. Fatti e teorie.
Durante quell’evento di studi, che si era svolto alla Pontificia Università Gregoriana dal 3 al 7 marzo, ho avuto modo anche di intervistarlo. Una lunga e densa intervista che ripubblichiamo a partire da domani, in tre parti, per ricordarlo e ricordare il suo contributo ad un dialogo più equilibrato tra scienza e fede. Nell’intervista, visibile anche in video su YouTube, Galleni spiega alcuni concetti base dell’evoluzione e del Darwinismo teorizzato per primi da Charles Darwin e Alfred Russell Wallace. Spiega inoltre il falso mito, tuttora persistente, di una presunta irriducibilità tra teoria evolutive e fede religiosa, mostrando come invece l’evoluzione e le teorie darwiniane possano essere totalmente coerenti anche con il magistero della Chiesa Cattolica.
Galleni, dal 1998 al 2006, è stato membro del comitato direttivo della società europea per lo studio di scienza e teologia – ESSSAT. Tra i suoi libri più conosciuti, ricordiamo Scienza e teologia, proposte per una sintesi feconda, edito da Queriniana nel 1992; Da Darwin a Teilhard de Chardin, pubblicato da Società Editrice Universo nel 1996; Darwin, Teilhard de Chardin e gli altri, le tre teorie dell’evoluzione, edito da Felici nel 2009. L’atomo sperduto. Il posto dell’uomo nell’universo, pubblicato da San Paolo nel 2014; Verso la Noosfera, stessa casa editrice, nel 2016.
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