Si è parlato di teorie evolutive, paleoantropologia, studi sugli ominidi e sulle prime popolazioni umane, in una conferenza organizzata a Roma ieri, martedì 10 gennaio 2017. Con il titolo Sulle tracce dell’evoluzione umana, l’evento ha visto come relatore Giorgio Manzi, professore associato di Antropologia all’università di Roma La Sapienza e direttore del Museo di Antropologia Giuseppe Sergi. Nato a Roma il 9 febbraio del 1958, antropologo e paleontologo, Manzi è laureato in Scienze Biologiche.
Si interessa principalmente di paleoantropologia, tra cui in particolare analisi filogenetica e comparativa di reperti fossili di uomini e ominidi e studi sulla biologia scheletrica di antiche popolazioni umane in Italia e Nord Africa; studia inoltre le prime popolazioni europee, le origini dell’uomo di Neanderthal e dell’Homo sapiens. Ha effettuato tra l’altro ricerche sui cosiddetti uomo di Ceprano e uomo di Altamura.
Tra i suoi libri ricordiamo Scimmie, pubblicato con con J. Rizzo, nel 2011 e il più recente volume Il grande racconto dell’evoluzione umana, pubblicato da Il Mulino nel 2013. L’evento, in cui si è parlato brevemente anche del modo in cui le teorie evolutive possano confrontarsi con la riflessione teologica e filosofica sull’essere umano e con le Sacre Scritture, era parte del modulo formativo Evoluzione e creazione del Master in scienza e fede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
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