Nuova edizione italiana, pubblicata da D’Ettoris nel 2016 nella collana Orizzonti della conoscenza, del libro più importante e conosciuto dello psichiatra austriaco Rudolf Allers. Tradotto in Italia con il titolo Psicologia e cattolicesimo, il volume era stato originariamente pubblicato a Londra nel 1932. In 160 pagine Allers, di religione cattolica, contesta la visione scientifica di Sigmund Freud, che vede l’uomo scisso internamente, tra Io e super Io, e allo stesso tempo scisso dal mondo in cui vive, e che erroneamente pensa di comprendere e controllare, così come si illude di conoscere e controllare del tutto sé stesso.
Per Allers, definito per questo libro e per le proprie posizioni critiche dal filosofo francese Louis Jugnet come anti Freud, psicologicamente l’essere umano in realtà è intero: le sue parti non sono scisse né sono separabili, ma coesistono e operano in connessione tra loro. Allo stesso tempo, l’uomo è legato e connesso al mondo in cui vive. L’autore, nato a Vienna il 13 gennaio del 1883 e morto ad Hyattsville il 14 dicembre del 1963, professore all’università di Vienna, non critica solo Freud, il quale tra l’altro lo aveva accolto, unico cattolico, nel suo primo gruppo psicoanalitico.
In questo libro, e in The Successful Error, pubblicato nel 1940, Rudolf Allers critica globalmente le basi delle nuove psicologie del suo tempo, così definite nella prima parte del ventesimo secolo per contrapporle alla psicologia sperimentale del diciannovesimo secolo: quindi sia la nuova psicoanalisi freudiana, sia la nuova psicologia individuale di Adler. Una critica basata anche sull’antropologia di San Tommaso, sui Adler costruisce la propria psicologia integrale.
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