Nel dibattito tra fede e scienza, capire la nostra mente, la nostra coscienza, la nostra anima, vuol dire capire anche qual’è la nostra essenza come esseri umani, quanto siamo materia e quanto spiritualità, qual’è il nostro posto nel mondo, e quale la nostra ragione di essere. Potremmo essere solo cellule, neuroni e processi biochimici, come teorizzano filosofi o studiosi con un approccio riduzionista e materialista alla scienza e, nello specifico, alla biologia e alle neuroscienze. O possiamo essere molto di più, come ci dice la religione e come ci avvertono la nostra fede e la nostra spiritualità.
Questioni complesse, a dir poco, su cui lo scontro dialettico tra opposte visioni si fa spesso più acceso che sui temi evolutivi. Anche perché la Chiesa non nega l’evoluzione, e a meno che non si voglia negarlo diventa difficile scontrarsi per uno studioso o filosofo che si dichiari agnostico o del tutto ateo. Difficile ma non impossibile, come ha dimostrato fino alla propria morte l’intellettuale antireligioso Christopher Hitchens. Di coscienza parla questo ponderoso libro di 1084 pagine, curato da Faustino Savoldi, Mauro Ceroni, Luca Vanzago, pubblicato nel 2013 da ES edizioni: La Coscienza. Contributi per specialisti e non specialisti, tra Neuroscienza, Filosofia e Neurologia, ISBN 9788898615261.
Il volume, recentemente e ripubblicato anche in versione eBook, è suddiviso in quattro parti che affrontano quattro diverse aree disciplinare e di approfondimento sulla questione coscienza. Nella prima viene affrontato il tema della coscienza dal punto di vista culturale e storico, approfondendo il modo in cui viene considerata dalle principali correnti scientifiche e filosofiche dal 1900 ad oggi. Nella seconda parte troviamo alcuni dei più importanti contributi scientifici, a partire dagli anni settanta, fino ai più recenti.
Nella terza parte vengono invece affrontate questioni interdisciplinari come la coscienza e il suo sviluppo negli esseri viventi parallelamente all’evoluzione biologica e vengono affrontate concetti come la coscienza collettiva e le relative teorie, o questioni come le patologie neurologiche. La quarta parte rappresenta invece un tentativo di sintesi sui contenuti delle tre parti precedenti, con un approccio che vorrebbe essere equidistante e possibilista, sia verso l’approccio religioso e di fede al tema della coscienza, sia a quello esclusivamente di scienza e di tipo materialistico o agnostico.
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