Il Pontefice nel proprio Messaggio Urbi et Orbi per la Santa Domenica di Pasqua, 16 aprile 2017, è tornato a parlare delle questioni sociali gravi e gravissime, come forme di emarginazione umana e sociale; forme di sfruttamento e di schiavitù, nella società, sul lavoro; la tutela dei minori; la lotta a tutte le guerre, i conflitti, le carestie. “Attraverso i tempi il Pastore Risorto non si stanca di cercare noi, suoi fratelli smarriti nei deserti del mondo”, scrive il Santo Padre, continuando: “E con i segni della Passione – le ferite del suo amore misericordioso – ci attira sulla sua via, la via della vita. Anche oggi Egli prende sulle sue spalle tanti nostri fratelli e sorelle oppressi dal male nelle sue diverse forme”.
Papa Francesco ha spiegato che “Il Pastore Risorto va a cercare chi è smarrito nei labirinti della solitudine e dell’emarginazione; va loro incontro mediante fratelli e sorelle che sanno avvicinarsi con rispetto e tenerezza e far sentire a quelle persone la sua voce, una voce mai dimenticata, che le richiama all’amicizia con Dio”. Gesù, che ha vinto la croce e la morte, “Si fa carico di quanti sono vittime di antiche e nuove schiavitù: lavori disumani, traffici illeciti, sfruttamento e discriminazione, gravi dipendenze. Si fa carico dei bambini e degli adolescenti che vengono privati della loro spensieratezza per essere sfruttati; e di chi ha il cuore ferito per le violenze che subisce entro le mura della propria casa”.
Le nuove e vecchie forme di schiavitù sono paradossalmente molto frequenti e drammatiche, in alcuni casi anche incredibili, pure nel ventunesimo secolo, nella società dei media, del web e della informazione e comunicazione globale. Ne parleremo più approfonditamente nelle prossime settimane. Nel frattempo rimandiamo a questo articolo su Fede e Ragione, e vi porgiamo i nostri Auguri di Buona Pasqua, Paolo Centofanti, direttore SRM – Science and Religion in Media.
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