Oggi, sabato 22 aprile 2017, torna l’Earth Day, istituito dalle Nazioni Unite il 22 aprile del 1970, e ricordato anche dal Google Doodle di oggi, di cui pubblichiamo uno screenshot di una delle immagini. La Giornata Mondiale della Terra è una giornata globale, come ci ricordano pure il logo e le pagine ufficiali dell’iniziativa: Earth Day is Global. In un’era di riscaldamento globale, cambiamenti climatici, inquinamento ambientale, emergenze agricole, carestie, sono inevitabilmente coinvolti tutti i paesi del mondo. Mentre governanti, imprenditori, lavoratori e cittadini, sono tutti invitati ad un approccio necessariamente responsabile all’industria, all’agricoltura, all’utilizzo delle risorse naturali, alle attività di tutti i giorni.
Allo stesso tempo, difendere il nostro pianeta è un impegno che deve essere ripetuto e rinnovato ogni giorno, perché ogni giorno deve essere considerato la giornata della terra: Make Every Day Earth Day, si legge infatti sul sito e la comunicazione dell’evento. Come Google, con Google Earth, anche altri colossi economici, industriali o scientifici come Apple, Facebook, NASA, ad esempio, stanno facendo grandi sforzi per promuovere realmente la cultura dell’ambiente, attraverso varie iniziative mediatiche, oltre a sostenere o realizzare direttamente progetti concreti che permettano di prevenire e gestire crisi e emergenze ambientali, riparando i tanti danni fatti dagli uomini.
Solo attraverso un reale cambiamento e uno sforzo quotidiano possiamo infatti sperare di riuscire a bloccare il saccheggio delle risorse naturali, evitare e invertire l’attuale inquinamento atmosferico, e persino di una risorsa vitale come l’acqua, in un mondo in cui, come recentemente ha segnalato l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, più di due miliardi di persone non possono bere acqua che non sia in vario modo contaminata.
E anche i grandi fiumi sono in pericolo, al punto di spingere alcune nazioni a dichiarare la personalità giuridica di grandi corsi d’acqua, per proteggerli con strumenti giuridici più efficaci e dissuasivi. Come accaduto in India, dove il Tribunale dello stato Himalayano di Uttarakhand ha dichiarato la personalità giuridica di Gange e Yamuna, definiti dalla corte “entità viventi”. La singolare decisione era stata presa pure dalla Nuova Zelanda, dove il Parlamento ha fatto una scelta analoga per il fiume Whanganui. Mentre si perde suolo che era destinato all’agricoltura, al punto che solo in Italia, spiega una denuncia della Coldiretti, nell’ultima generazione è stato perso quasi il 30 per cento della terra coltivata.
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