Le teorie sulle origini del cosmo, dall’antichità ai nostri giorni, e la loro compatibilità con la religione, le Scritture Sacre e in particolare il Magistero della Chiesa Cattolica, sono state al centro di una conferenza a Roma, martedì 30 maggio 2017. Promosso dal Master in scienza e fede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, l’evento ha visto come relatore Gabriele Gionti, padre gesuita e astronomo della Specola Vaticana.
Con il titolo La questione dell’inizio dell’universo tra scienza e fede, la conferenza ha mostrato come abbia avuto origine, e si sia evoluta e sviluppata la cosmologia, a partire dall’Antico Testamento, per arrivare all’antica Grecia, al modello tolemaico, al modello copernicano e alle osservazioni di Galileo Galilei, alla teoria di Newton, a quella sul Big – Bang, alla Relatività Generale di Albert Einstein e le ipotesi di multiversi o universi paralleli.
Nato a Capua nel 1967, Gionti si è laureato in Fisica all’Università di Napoli Frederico II nel 1993. Si occupa tra l’altro di fisica gravitazionale e la fisica matematica. È stato tra gli organizzatori della conferenza scientifica Buchi Neri, Onde Gravitazionali e Singolarità dello Spazio – Tempo, che si è svolta dal 9 al 12 Maggio 2017 presso la Specola Vaticana a Castel Gandolfo.
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