Così potremmo sintetizzare il senso del discorso ufficiale del presidente dell’Accademia, Alberto Quadrio Curzio, durante l’Adunanza Solenne che ha concluso il 414mo Anno Accademico dell’istituzione culturale, nella mattina di giovedì 15 giugno 2017. L’evento ha avuto luogo a Roma nella sede dei Lincei, alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, e ha visto l’intervento anche del socio e docente universitario Giuseppe Galasso.
“I Lincei – ha infatti affermato Alberto Quadrio Curzio – respirano con due polmoni, quello delle scienze naturali e quello delle scienze morali”. Il presidente ha anche voluto ricordare che “Identità istituzionale nazionale e collaborazione internazionale, saggezza scientifico – culturale costruita sulla eccellenza e sulla interdisciplinarità sono la ragion d’essere di molte Accademie che in tal modo possono esprimere pareri pro veritate su questioni urgenti e relative a grandi temi scientifici con riflessi istituzionali e civili marcati”.
Sottolineando la necessità di una visione internazionale della scienza e della ricerca, perché, come per la nostra nazione, “la scienza non deve avere confini”, pur potendo “avere origini in culture e storie diverse che così entrano in dialogo tra loro”. Ovvio quindi ricordare in tal senso il ruolo e l’importanza del G7 delle Accademie, “Il G7 dei Lincei”, che “ha avuto come elemento unificante forte l’interdisciplinarità quale metodo indispensabile per comprendere e per cercare soluzioni ad alcuni gravi problemi dell’epoca presente”.
Quadrio Curzio ha anche spiegato che da questo punto di vista “l’Identità nazionale di una Accademia serve a facilitare anche il dialogo tra Stati, quando le Istituzioni politiche riconoscono con determinazione la funzione della cultura e della scienza in tal modo rafforzando altresì il loro ruolo sociale presso le opinioni pubbliche”. Ecco l’importanza delle “Associazioni tra Accademie, sia in Europa che internazionalmente così come lo è il G7 scientifico iniziato dal Regno Unito nel 2005 ed al quale riteniamo – ha affermato il presidente dell’Accademia – che i Lincei abbiano dato nel 2017 un contributo innovativo”.
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