Lo riferisce il quotidiano turco Hurriyet, specificando che per il ministero dell’Educazione turco la teoria evolutiva di Charles Darwin è “controversa”, e per tale ragione dall’anno scolastico 2019 – 2020 sarà quindi esclusa dai programmi previsti per l’insegnamento della biologia alle scuole superiori, rimandandone lo studio a percorsi universitari.
Una decisione autorizzata direttamente dal presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan, e analoga a quanto era stato già deciso tempo fa dalle autorità scolastiche dell’Arabia Saudita. È stato Alpaslan Durmus, tra i responsabili del ministero dell’educazione, ad annunciare ufficialmente questa novità didattica, nel corso di un seminario svoltosi recentemente ad Ankara, la capitale turca.
Durmus ha spiegato che per ragioni pedagogiche si è preferito evitare di insegnare la teoria dell’evoluzione a giovani che non hanno età e strumenti culturali adatti per capire le teorie evolutive e contestualizzarle: “Abbiamo deciso di escludere argomenti controversi, – ha infatti affermato – gli studenti hanno un’età inadatta a comprendere il contesto scientifico della questione. Lo studio di questa sezione sarà rinviata all’università”.
L’annuncio ha sollevato numerose polemiche, soprattutto da parte di chi contesta tale decisione dal punto di vista scientifico e didattico. Gli oppositori la vedono sia come un rischio di svolta culturale contro la libera ricerca e il confronto scientifico e culturale, sia come uno strumento voluto dalla autorità turche per orientare i giovani verso percorsi di studi più tradizionali, che seguirebbero maggiormente i precetti della religione, mettendo la fede al primo posto, a discapito potenziale della scienza.
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