Oggi a Londra la Corte Suprema del Regno Unito continuerà a valutare i nuovi esami medici effettuati sul bimbo britannico affetto da una rara sindrome mitocondriale degenerativa. Domani, martedì 25 luglio, potrebbe decidere positivamente, come moltissime persone sperano, sulla possibilità per i genitori del piccolo Charlie di portarlo negli Stati Uniti per effettuare le nuove terapie sperimentali, presentate al Tribunale da Michio Hirano, professore di neurologia alla Columbia University di New York.
Una decisione positiva porrebbe fine ad un calvario morale e psicologico per Chris Gard e Connie Yates, dando una speranza per il loro figlio. In questi giorni si sono moltiplicate le iniziative a sostegno di Charlie e della sua famiglia: dai messaggi di solidarietà sulle pagine Facebook dedicate a Charlie, alle condivisioni sui social network, ad articoli e editoriali, alle manifestazioni come il corteo di ieri davanti all’Alta Corte.
In quello che sembra si stia avviando a diventare un confronto diplomatico tra la Gran Bretagna e gli Stati Uniti. Come noto deputati americani, tra cui i repubblicani Jaime Herrera Beutler e Jeff Fortenberry, tramite anche un emendamento alla Legge di finanziamento del Dipartimento della sicurezza interna per il 2018, stanno infatti cercando di attribuire a Charlie a alla sua famiglia la residenza permanente negli Stati Uniti, per risolvere gli attuali impedimenti legali al suo trasferimento.
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