Chris Gard e Connie Yates, dopo i risultati delle analisi effettuate da Michio Hirano, professore di neurologia alla Columbia University di New York, si sono infatti arresi, desistendo dal proposito di portare il loro bimbo negli Stati Uniti per cure sperimentali. Le analisi mostrano danni muscolari irreversibili. I genitori di Charlie vorrebbero quindi portarlo a casa, per trascorrere li quelli che sembrano essere purtroppo i suoi ultimi giorni.
Il GOSH Great Ormond Street Hospital di Londra, dove Charlie è attualmente in terapia, si oppone però al suo spostamento, motivando che le terapie che lo tengono in vita, tra cui un respiratore a cui è collegato, sono possibili solo nell’ospedale stesso. Opposizione rimasta anche dopo che i genitori si sono offerti di pagare direttamente un respiratore trasportabile e l’equipe che assisterebbe il loro bambino.
Chris e Connie, riferisce la BBC, vogliono trascorrere con lui “tutto il tempo possibile prima che Charlie vada via”, per poter usufruire con lui degli “ultimi preziosi momenti”. Oggi è prevista una nuova udienza, disposta dal giudice Nicholas Francis, della Corte Suprema del Regno Unito. Un portavoce del GOSH ha chiesto che Chris e Connie abbiano tutta la “privacy di cui hanno bisogno in questo drammatico momento”.
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