Nel proprio Magistero il Santo Padre ha più volte ammonito i credenti a non rifugiarsi in comode e illusorie superstizioni o ideologie, perché la propria fede non è abbastanza forte, non si capisce realmente cos’è la religione cristiana e qual’è l’aiuto di Dio, e ci si illude di poter evitare le inevitabili difficoltà della vita, anziché sperare e adoperarsi per avere la forza di affrontarle e superarle.
Ammonendo anche dal rifugiarsi, per cercare di prevedere e gestire il futuro, nella superstizione, come per chi spera in magie e cartomanti; o nella pseudo scienza, come accade per coloro che consultano ad esempio gli oroscopi e sperano di trovarvi guida e risposte. Papa Francesco lo ha ricordato anche oggi, nell’Angelus della mattina di domenica 13 agosto 2017 in Piazza San Pietro – vedi pure un articolo di approfondimento su Fede e Ragione – .
Come a Pietro, ha spiegato, quando Gesù lo ha esortato a camminare sulle acque agitate del lago di Galilea, la fede e la parola di Cristo non sono state sufficienti, e ha cominciato ad affondare finché Gesù stesso lo ha salvato, “può capitare anche a noi” di non avere sufficiente fede. Ad esempio “Quando non ci si aggrappa alla parola del Signore” e sperando di “avere più sicurezza si consultano oroscopi e cartomanti”, senza per questo poter realmente sperare di salvarsi.
Anzi, ha continuato il Pontefice, “si comincia ad andare a fondo”, perché ovviamente “la fede non è tanto forte” da sostenerci. Proprio il brano del vangelo di oggi, ha sottolineato Papa Francesco, “ci ricorda che la fede nel Signore e nella sua parola non ci apre un cammino dove tutto è facile e tranquillo; non ci sottrae alle tempeste della vita”. La nostra fede, quando è abbastanza forte, ci dà invece “la sicurezza di una Presenza, la presenza di Gesù che ci spinge a superare le bufere esistenziali, la certezza di una mano che ci afferra per aiutarci ad affrontare le difficoltà, indicandoci la strada anche quando è buio”.
Già nell’Angelus di domenica 15 novembre 2015, il Santo Padre aveva ammonito i fedeli a guardarsi da “falsi profeti”, da “veggenti che prevedono vicina la fine del mondo”, o “dalla curiosità per le date, le previsioni e gli oroscopi”. Chiedendo a tutti i credenti: “Quanti di voi leggono l’oroscopo del giorno ?” Esortando anon farlo e rivolgere invece il proprio pensiero a Dio: “Quando vi viene voglia di farlo – aveva affermato – guardate a Gesù che è con voi. Questo vi farà meglio!”.
Papa Francesco ne aveva parlato nuovamente anche a Santa Marta a giugno di quest’anno, spiegando che non sono utili “oroscopi o negromanti per conoscere il futuro”, così come sono inutili la «”sfera di cristallo o la lettura della mano”, e che il “vero cristiano”, confida solo in Dio nel cammino della propria vita, facendosi sostenere e guidare solo da Lui quando deve affrontare le difficoltà che la vita stessa lo costringe a volte ad affrontare.
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