Lo sforzo e le attività di Papa Francesco e della Santa Sede contro la guerra e la proliferazione nucleare si concretizzano anche con il convegno che avrà luogo la prossima settimana in Vaticano. Con il titolo Perspectives for a World Free from Nuclear Weapons and for Integral Development – Prospettive per un Mondo libero dalle Armi Nucleari e per uno Sviluppo Integrale, l’evento è promosso dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
Nella sua visita al dicastero, lunedì 30 ottobre scorso, il Santo Padre ha avvertito che l’umanità rischia il suicidio, a causa degli attuali rischi di guerre che potrebbero coinvolgere anche gli arsenali nucleari. Nel proprio messaggio alla conferenza svoltasi all’Onu dal 27 al 31 marzo 2017 con l’obiettivo di arrivare ad uno strumento comune giuridicamente vincolante sulla proibizione delle armi nucleari, il Santo Padre aveva incoraggiato i partecipanti “a lavorare con determinazione per promuovere le condizioni necessarie per un mondo senza armi nucleari”.
Il convegno si svolgerà venerdì 10 e sabato 11 novembre 2017, nell’Aula Nuova del Sinodo. Il programma è in fase di definizione, da quanto segnala il dicastero sono però previste la presenza tra i relatori e i convegnisti di circa 11 Premi Nobel, e alcune testimonianze di persone sopravvissute alla tragica esplosione nucleare di Hiroshima durante la seconda guerra mondiale.
Presieduto dal prefetto cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale è stato istituito da Papa Francesco il 17 agosto 2016, con la Lettera Apostolica Motu Proprio, Humanam Progressionem. Dal 1 gennaio 2017 il nuovo dicastero ha accorpato in una unica istituzione i precedenti Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace, Pontificio Consiglio Cor Unum, Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, e Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitati – per la Pastorale della Salute.
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