Il Segretario Generale della sigla sindacale considera ovviamente positiva “La sentenza del Tribunale di Roma sulla reintegra dei 153 lavoratori di Almaviva“, per due ragioni. Il dispositivo prevede il reintegro dei dipendenti e stabilisce un importante precedente giurisprudenziale per i lavoratori Almaviva e per altri lavoratori in situazioni drammaticamente analoghe. Smentisce inoltre alcune illazioni sugli effetti delle scelte effettuate unitariamente da UGL e dagli altri sindacati in questa vertenza.
Per Stefano Conti questa sentenza infatti “riafferma un principio” certo e “inequivocabile: i licenziamenti avvenuti sul sito di Roma non sono attribuibili a una fantomatica volontà sindacale di penalizzare i lavoratori, così come qualcuno ha cercato di far emergere in questi mesi, ma determinati da una procedura di esuberi avviata da Almaviva Contact”, conclusasi con il licenziamento di 1.666 dipendenti della sola sede di Roma.
Procedura “che le Organizzazioni sindacali hanno provato in ogni modo a contenere” afferma Stefano Conti. I sindacati hanno infatti cercato in tutti i modi di evitare i licenziamenti, fino alla conclusione della procedura riorganizzativa. “Siamo fiduciosi – conclude Conti – in merito alle prossime sentenze delle ulteriori centinaia di lavoratori ricorsi in tribunale contro il licenziamento collettivo di dicembre scorso”.
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