Riprendiamo a pubblicare regolarmente, dopo queste sue settimane di difficoltà, parlando di questo nuovo monito del Santo Padre verso coloro che per carattere, frustrazioni, divertimento, disprezzano e dileggiano le persone più deboli, o considerate tali. Ne parliamo in modo sintetico, approfondendo la questione e le parole di Papa Francesco questa sera.
Capita di incontrare ogni giorno bulli e prepotenti, piccoli e grandi di età, in tutti gli spazi del vivere civile: dalla scuola, all’università, al lavoro, agli ambiti di aggregazione sociale e di divertimento. Ce lo mostra purtroppo anche la cronaca nera quasi quotidianamente.
Cosa c’è in alcuni individui, si chiede Papa Francesco, che li porta a “disprezzare, maltrattare”, e prendersi beffa “dei più deboli”? E mentre potrebbe essere quasi normale avercela con chi è più forte e si invidia, disprezzare e maltrattare i più deboli é spiegabile solo con l’insicurezza, le frustrazioni, e con l’opera di Satana.
Paolo Centofanti, direttore SRM – Fede e Ragione
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