Tra un mese, il 22 marzo 2018, si celebrerà il World Water Day, l’evento istituito nel 1991 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per difendere questa preziosa risorsa naturale, indispensabile alla vita e alla maggior parte delle attività dell’uomo. Una risorsa purtroppo minacciata da inquinamento, cambiamenti climatici, uso industriale e agricolo intensivo, siccità, disastri naturali. Solo per produrre un chilo di carne bovina, sono solitamente necessari ad esempio oltre quindicimila litri d’acqua.
Allo stesso tempo, circa un miliardo di persone non ha la possibilità di accedere ad acqua pulita o persino non contaminata. Il tema della Giornata mondiale dell’Acqua per il 2018 è Nature for Water: possiamo trovare metodi e soluzioni già presenti in natura, comunque non artificiali, per ridurre e in certi casi risolvere – almeno in alcune aree – i problemi derivanti da siccità, inquinamento industriale e ambientale, utilizzo massiccio per attività economiche. Possiamo farlo ad esempio trovando metodi alternativi – e meno dispersivi di acqua – per produzioni agricole e industriali.
Limitando le acque reflue delle industrie, e depurandole e riciclandole in modi naturali. O utilizzandole – quando possibile direttamente, oppure dopo opportuni trattamenti utilizzandole in altri modi: come sistemi di raffreddamento, o come fonte per irrigare e coltivare i campi. Allo stesso tempo, dobbiamo rafforzare le tutele legislative e normative, da quelle internazionali a quelle locali, per tutelare le aree verdi e le fonti naturali di acqua, dagli oceani ai laghi, ai fiumi.
Con questi obiettivi, nel 1997 è stato creato il World Water Council, il Consiglio mondiale per l’acqua, organizzazione internazionale con sede a Marsiglia. La sua mission è “promuovere consapevolezza, costruire impegno politico e dare impulso ad azioni relativamente ai problemi critici di ogni livello inerenti l’acqua”. Ogni tre anni, nell’ambito delle iniziative per la Giornata mondiale dell’Acqua, il World Water Council promuove anche il World Water Forum, un congresso internazionale – il più importante su tali questioni – a cui prendono parte ogni anno studiosi, intellettuali, giornalisti, rappresentanti di istituzioni, strutture accademiche e di ricerca, ONG e realtà culturali e sociali di tutto il mondo.
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