Lo scienziato piemontese, morto nell’ottobre del 2014, è stato uno dei più importanti studiosi e ricercatori italiani. Molto noto anche per la sua attività di divulgatore della scienza, collaborava con la rivista Le Scienze e nel 1989 aveva fondato con Piero Angela il CICAP – Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, oggi diventato Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze. Lo vuole ricordare la mostra L’infinita curiosità. Un viaggio nell’universo in compagnia di Tullio Regge, ospitata dal Palazzo dell’Accademia delle Scienze di Torino. Inaugurata a settembre 2017, l’esposizione chiuderà il 18 marzo 2018.
Organizzata nell’ambito del Sistema Scienza Piemonte, la rassegna offre ai visitatori la possibilità di “un viaggio ideale nell’universo, dall’immensamente grande all’estremamente piccolo, alla scoperta delle meraviglie della fisica contemporanea”. È articolata in sei sezioni. La prima, Messaggeri del cosmo, spiega come sia possibile esplorare e conoscere l’universo, ad esempio utilizzando onde gravitazionali, neutrini, raggi cosmici. La seconda, Spazio, tempo, relatività, parla di Albert Einstein, della sua teoria della relatività, delle idee attuali su spazio e tempo. La terza sezione è Quanti e particelle: come spiega il titolo, affronta le questioni della fisica subnucleare e della meccanica quantistica, mostrando anche ciò che accade in un acceleratore di particelle.
Forme nella materia è dedicata alle simmetrie, alle forme solide e fluide, alla geometria della materia, al microcosmo sotto la superficie di ciò che vediamo ogni giorno. Sono esposti modelli di molecole nanomateriali, e oggetti come la poltrona Detecma, progettata proprio da Regge. Visioni del tutto è il titolo della quinta sezione, che racconta come la fisica contemporanea cerchi di arrivare ad una teoria del tutto, che spieghi il cosmo, gli esseri viventi, e tutto ciò che esiste nell’universo. La sezione conclusiva, Ritorno a casa, ci fa conoscere fisici e altri scienziati nella loro dimensione pubblica, il modo in cui studiosi come Einstein, Planck, Rutherford, Oppenheimer, Regge, hanno contribuito alla società e alla cultura del proprio tempo.
Oltre al percorso espositivo, è stato organizzato anche un percorso di moduli di laboratori, strutturato anche con esperimenti e esercizi, destinato alle scuole. In novanta minuti, studenti e docenti possono partecipare ad un percorso a carattere fortemente divulgativo, attraverso il quale conoscere e capire la teoria della relatività generale di Albert Einstein. Scoprendo come Einstein vedeva il tempo, la forza di gravità, la luce e il suo comportamento fisico, il movimento dei pianeti, l’origine e l’espansione dell’universo. Le classi che parteciperanno al percorso potranno anche visitare l’Accademia delle Scienze e conoscerne la storia.
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