Monsignor Giulio Ricci, morto a Roma il 6 febbraio del 1995, è stato uno dei grandi studiosi del Sacro Telo, a cui ha dedicato cinquanta anni di studi e di ricerche. Autore tra l’altro di L’Uomo della Sindone è Gesù, pubblicato a Roma da Editrice Studium nel 1969, è stato presidente del centro romano di sindonologia dal 1982. Ha anche personalmente realizzato e dipinto un Crocefisso Sindonico, collocato nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, che riproduce con fedeltà anatomica e al Vangelo il corpo ferito e martoriato di Gesù Cristo.
Un altro crocefisso, realizzato e dipinto personalmente dallo stesso Monsignor Ricci, riproduzione di quello in Santa Croce, è arrivato nel mese di febbraio all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Accolto con una cerimonia ufficiale nel Mercoledì delle Ceneri, il 14 febbraio, il Crocefisso Sindonico è stato collocato nella mostra sulla Sindone presente nell’università pontificia, come un documento storico che mostra, tra arte, scienza e fede, la Passione e la morte di Gesù.
Per gli organizzatori dell’iniziativa, il Crocefisso di Monsignor Ricci, per la propria correttezza storica e documentale, e per il proprio realismo, offrirà a chi visita la mostra “un’ulteriore opportunità di rivivere cos’è successo duemila anni fa”, con “un riscontro molto fedele di ciò che ci raccontano i Vangeli riguardo la passione del Signore”.
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