L’Accademia della Crusca ha organizzato a Firenze un confronto di due giorni, venerdì 16 e sabato 17 marzo 2018, dedicato al rapporto interconnesso tra matematica e linguaggio. Per mostrare anche quanto sia stata importante la lingua italiana nella storia della scienza e di questa particolare disciplina scientifica. Obiettivo dell’evento, “favorire in tutti i modi l’incontro solidale tra la cultura scientifica e la cultura umanistica, in particolare tra scienza e lingua, perché la scienza deve utilizzare la lingua per comunicare i propri risultati, non soltanto agli studiosi, ma soprattutto ai cittadini e al grande pubblico”.
I relatori hanno spiegato anche come, nonostante una ovvia prevalenza in ambiti scientifici della lingua inglese, le lingue locali svolgano un ruolo determinante per fare e comunicare la scienza. E quanto sia “interessante esplorare il rapporto tra la matematica e la lingua comune, nella quale entrano continuamente metafore numeriche”: ad esempio quando, per descrivere qualcosa realizzato rapidamente, “si dice quattro e quattr’otto“; oppure quando di una persona particolarmente abile in qualcosa si dice che ha i numeri.
Dall’altro lato, la matematica ha un ruolo fondamentale in discipline tecniche linguistiche, o che derivano insieme dal linguaggio e dalla matematica stessa, come la crittografia e la decifrazione di messaggi crittografati. Oppure quando fornisce “alla lingua italiana ottimi strumenti di tipo statistico”, come ad esempio quelli utilizzati dal linguista e accademico De Mauro, morto a Roma il 5 gennaio del 2017. Negli incontri si è parlato tra l’altro di Storia della lingua e numeri; della Scuola Italiana classica di Geometria e le riposte armonie della sua Lingua; del rapporto tra lingua italiana e logica matematica, e dei relativi problemi terminologici; di Sintassi, lettere e cervello.
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