Le finali delle Olimpiadi di Filosofia si sono svolte a Roma questa settimana, da mercoledì 4 aprile 2018
Le Olimpiadi, giunte alla XXVI edizione, si sono concluse ieri, venerdì 6 aprile. Coinvolgono ogni anno ragazze e ragazzi del territorio italiano e di istituti italiani all’estero. Si svolgono come gare individuali, e sono destinate a studenti delle classi secondarie di II grado. Tra i partecipanti di quest’anno, oltre 10.000, sono emersi 86 finalisti, 41 ragazze e 45 ragazzi. Quattro di loro arrivano da altri paesi. Nel 2018 sono stati coinvolti 435 istituti, tra Italia e altri paesi, e ovviamente i loro presidi e insegnanti. Che hanno preparato i propri allievi alla competizione durante l’anno scolastico, con attività didattiche mirate proprio ad approfondire lo studio della filosofia. E con l’utilizzo di metodologie didattiche mirate all’apprendimento di questa materia, e alla preparazione per le Olimpiadi.
Le prove prevedono la stesura di un saggio filosofico, che può essere scritto in lingua italiana, oppure inglese, francese, spagnolo o tedesco. Le aree disciplinari di interesse sono la teoria filosofica, la gnoseologia, l’etica, la filosofia politica, l’estetica. Anche gli insegnanti partecipano all’evento, confrontandosi su come sviluppare e modernizzare l’insegnamento della filosofia. Ispirandosi ai contenuti e alla linee guida esposti dal MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nel proprio documento Orientamenti per l’apprendimento della Filosofia nella società della conoscenza.
Tra gli obiettivi dell’iniziativa, insegnare ai giovani il pensiero critico e abituarli al confronto dialettico
Gli organizzatori vogliono ovviamente anche aumentare l’interesse tra i giovani per la filosofia, obiettivo che sembra già in gran parte raggiunto in questi ultimi anni. Lo dimostrerebbero infatti le elevate adesioni a questa competizione internazionale, per di più in progressivo aumento ogni anno. Altri importanti obiettivi delle Olimpiadi internazionali di filosofia, sono orientare e abituare i giovani al pensiero critico, al confronto intellettuale e al dialogo. Con una particolare attenzione al rispetto delle diversità e di differenti credo, opinioni, culture. La competizione rientra nell’ambito delle iniziative volte a valorizzare le eccellenze del sistema didattico italiano. L’iniziativa è promossa dalla Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, d’intesa con la Società Filosofica Italiana.
La nota sul sito del MIUR spiega che “le Olimpiadi di Filosofia offrono la possibilità di rinnovare la didattica della disciplina, nel segno del critical thinking e del debate, dell’interdisciplinarità e della laboratorialità, della scrittura argomentativa e del CLIL*, dell’uso delle tecnologie digitali e dei nuovi ambienti per l’apprendimento, dell’alternanza scuola – lavoro e della dimensione internazionale. Quest’ultima valorizzata, in particolare, dalla International Philosophy Olympiad, la gara che annualmente vede i candidati italiani competere con i coetanei europei ed extraeuropei”. * CLIL: Content and Language Integrated Learning, apprendimento integrato di contenuti disciplinari in lingua straniera. Link nota MIUR: A Roma le finali delle Olimpiadi di Filosofia.
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