Per il fisico Ian Hutchinson, religione e ricerca scientifica non sono incompatibili come alcuni affermano
Hutchinson, fisico del plasma e professore di scienze nucleari e ingegneria al Mit – Massachusetts Institute of Technology, lo ha affermato mercoledì 18 aprile 2018 in un incontro alla Quinnipiac University, nel Connecticut, Stati Uniti. Con il titolo Può la scienza spiegare tutto ? l’evento è parte dell’iniziativa di incontri Veritas Forum. Hutchinson ha definito un “mito” e un “falso storico” l’idea diffusa e resistente che scienza e fede siano irriducibili tra loro e destinate a scontrarsi.
Spiegando che tale preconcetto, complicato da superare, non è accettato nemmeno dalla storia della scienza: “questo è stato completamente sfatato dagli storici della scienza negli ultimi 50 anni, come un falso storico – ha affermato – i cristiani, e lo stesso clero, sono stati predominanti nello sviluppo della scienza moderna per secoli”. Purtroppo questo “mito esercita ancora una forte influenza sia sui laici che molto spesso anche sui cristiani, sostenuto da una frequente affermazione che non ci sono prove per il cristianesimo, ma non è vero”.
Per Hutchinson la scienza non può trovare prove per la fede cristiana, vi sono invece molte prove storiche della fede di molti studiosi. Allo stesso tempo, la scienza non può confutare la religione, né può spiegare molte cose, come i sentimenti, o la stessa fede, o l’altruismo. Lo scienziato ha anche raccontato di non aver mai avuto problemi nella sua attività professionale al Mit. Dove – a differenza di alcuni potenziali luoghi comuni – non lavorano solo studiosi atei o agnostici. “Potresti pensare che il Mit, perché è l’alto tempio della scienza e della tecnologia, sia un luogo senza Dio”, ha affermato. In realtà “Non c’è un luogo senza Dio. Ci sono molti cristiani e persone di diverse fedi, sia nella facoltà che tra gli studenti e tra lo staff “. Fonte: The Christian Post.
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