Papa Paolo VI, ha annunciato Papa Francesco, sarà proclamato santo ad ottobre insieme al vescovo martire Oscar Romero
Papa Francesco lo ha annunciato la mattina di sabato 19 maggio 2018, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano. Durante il Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione dei Beati, il Santo Padre ha così comunicato il giorno della canonizzazione e il luogo in cui avverrà, piazza San Pietro. La cerimonia di canonizzazione si svolgerà durante il Sinodo dei vescovi per i giovani. Oltre a Papa Paolo VI e all’arcivescovo di San Salvador, Oscar Arnulfo Romero Galdámez – che testimoniò la propria fede fino al martirio – saranno proclamati santi altri quattro beati, due uomini e due donne.
Maria Caterina Kasper, fondatrice dell’Istituto delle Povere Ancelle di Gesù Cristo. Nazaria Ignazia di Santa Teresa di Gesù, fondatrice della Congregazione delle Suore Misioneras Cruzadas de la Iglesia. Francesco Spinelli, sacerdote diocesano e fondatore dell’Istituto delle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento. Vincenzo Romano, sacerdote diocesano. Paolo VI, aveva affermato Papa Francesco nel proclamarlo beato, è stato il Papa della Chiesa “samaritana”, “ancella dell’umanità”. Spiegando che “nei confronti di questo grande Papa, di questo coraggioso cristiano, di questo instancabile apostolo, davanti a Dio non possiamo che dire una parola tanto semplice quanto sincera ed importante: grazie !” Per la sua grande fede e per il modo in cui ha guidato la Chiesa Cattolica durante il proprio pontificato.
I miracoli di Papa Paolo VI
Alla sua intercessione sono state attribuite alcune guarigioni miracolose, non spiegabili dalla scienza, valutate dalla Congregazione delle cause dei santi. Il 6 maggio del 2014 fu annunciata la sua beatificazione, per il miracolo di guarigione di un bambino che avrebbe dovuto nascere con alcune patologie. Anche l’ultimo miracolo è stato valutato positivamente dalla Congregazione delle cause dei santi. E riconosciuto ufficialmente da Papa Francesco il 6 marzo 2018. Due sono gli elementi necessari perché venga riconosciuto il miracolo ai fini del processo di canonizzazione. Deve esserci una invocazione univoca del beato, e la guarigione deve essere scientificamente inspiegabile.
Nel caso del più recente miracolo di Papa Paolo VI, una donna aveva gravi difficoltà al quinto mese di gravidanza. Aveva infatti avuto una rottura anticipata delle membrane, e una grave riduzione del liquido amniotico intorno al feto. Erano a rischio sia la madre, sia soprattutto la nascita della sua bambina. Al punto che alla donna era stato suggerito di ricorrere ad un aborto terapeutico. Esortata da una suora italiana, si era recata a Brescia, città Natale di Papa Montini. Qui aveva pregato Paolo VI, beatificato pochi giorni prima, di intercedere per lei e per sua figlia. I medici avevano successivamente constatato che i problemi del feto erano inspiegabilmente risolti. La bambina è nata regolarmente e oggi ha circa 4 anni.
Romero, il vescovo martire
Anche a Monsignor Romero è stato attribuito un miracolo simile. La guarigione miracolosa di una donna che stava morendo dopo il parto. Uomo simbolo della resistenza contro la dittatura militare nel suo paese, Romero fu ucciso dagli squadroni della morte mentre celebrava la messa. La ragione del suo brutale assassinio furono le sue denunce pubbliche, le severe omelie, i tentativi di difendere la popolazione. Ma il suo martirio, spiegò nell’ottobre del 2015 Papa Francesco nel proprio discorso ai partecipanti al pellegrinaggio da El Salvador, non fu solo fisico. “Iniziò con le sofferenze per le persecuzioni precedenti alla sua morte e continuò anche posteriormente, perché non bastava che fosse morto: fu diffamato, calunniato, infangato”. E “il suo martirio continuò anche per mano dei suoi fratelli nel sacerdozio e nell’episcopato”. Immagine: Papa Paolo VI, fonte Wikipedia.
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