Il genetista Francis Collins lunedì 18 giugno ha parlato di scienza, fede e nuove tecnologie.
Collins, confrontandosi con il filosofo James K.A. Smith, ha parlato della propria esperienza di scienziato e credente; del modo in cui la sua fede si relaziona con la sua attività professionale, dei pericoli e delle implicazioni etiche delle tecnologie e delle biotecnologie. “Per me come credente, oltre che come scienziato – ha tra l’altro affermato – ogni volta che scopriamo qualcosa di nuovo, questo è un momento di dossologia”, Spiegando che “questo rende la scienza anche una forma di adorazione. In particolare per quelli di noi che sono credenti. “
Per Collins gli scienziati credenti non sono “solo investigatori che cercano di scoprire le risposte alle domande” attraverso la scienza. Esplorano invece “la creazione di Dio, imparando a conoscerla e a capirne la sua eleganza, in un modo che aumenta lo stupore giorno per giorno”. E che rafforza la fede di chi crede. Parlando del Dna, Collins ne ha infatti descritto l’intrinseca bellezza, simile a quella di un rosone di una cattedrale gotica. Affermando che un tale paragone è un adatto “modo visivo per sottolineare la bellezza di ciò che Dio ci ha dato come creazione”.
Direttore del National Human Genome Research Institute, nel proprio intervento Collins ha anche parlato con forza dei rischi, a volte pure non immediatamente comprensibili, delle biotecnologie. Tra cui in particolare le tecniche di manipolazione genetica. Che oggi rischiano di portare alla nascita di bambini “progettati” con determinate caratteristiche volute dai genitori o dalla società. Collins ha detto di essere arrabbiato, oltre che preoccupato per questo. Perché, ha spiegato, “Ci sono preoccupazioni scientifiche. Ci sono problemi di sicurezza. Ci sono enormi preoccupazioni filosofiche e teologiche “.
Spiegando che “se stiamo davvero pensando di cambiare il DNA umano, le conseguenze saranno profonde” e pericolose. Collins ha quindi la volontà di ammonire contro tali rischi, e “di sostenere che questa non è una linea che dovremmo attraversare in questo momento.” L’incontro di lunedi scorso, Moving Beyond Conflict: Science and Faith in Harmony – Andando oltre il conflitto: scienza e fede in armonia, era l’ultimo degli eventi Discovery and Doxology. Questa iniziativa è sostenuta dal Trinity Forum; da BioLogos – una fondazione creata dallo stesso Collins; dalla Chiesa dell’Avvento, una congregazione anglicana di Washington; dal Templeton Religion Trust.
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