Gli embrioni ibridi sono stati prodotti in laboratorio, per salvare alcuni geni del rinoceronte bianco settentrionale
Ne parla Nature Communications, nell’articolo del 4 luglio 2018 Embryos and embryonic stem cells from the white rhinoceros – Embrioni e cellule staminali embrionali da rinoceronte bianco. Per gli autori che lo hanno realizzato, lo studio potrebbe offrire l’opportunità di salvare il rinoceronte bianco settentrionale, NWR – Northern white rhino. O almeno salvarne alcune caratteristiche, conservandone parte del genoma attraverso gli embrioni ibridi. Questo tipo di rinoceronte è infatti il mammifero più minacciato di estinzione al mondo. Attualmente vi sono solo due femmine della specie in vita, dopo la recente morte dell’ultimo maschio.
Le tecniche di realizzazione di embrioni ibridi sono notoriamente complesse, e implicano questioni etiche importanti. Derivanti ad esempio giustamente dalla creazione di specie prima inesistenti. In questo caso, spiega l’articolo su Nature Communications, gli scienziati hanno utilizzato tecniche di riproduzione assistita. Hanno così creato “embrioni ibridi del rinoceronte bianco settentrionale e di una sottospecie strettamente correlata”. Precedentemente era già stata utilizzata la fecondazione in vitro per grandi mammiferi come i cavalli. Questo però è il primo caso in cui si sono sviluppati “con successo embrioni di rinoceronti allo stadio di blastocisti in coltura cellulare” ovvero “potenzialmente pronti per l’impianto”.
Gli embrioni ibridi uniscono il genoma di rinoceronti bianchi del nord e del sud
I ricercatori tramite la tecnica di fecondazione in vitro hanno creato embrioni ibridi da maschi di rinoceronte bianco settentrionale, e da femmine di rinoceronte bianco meridionale – SWR, Southern white rhino – la specie più vicina. Da questi embrioni ibridi hanno poi derivato linee di cellule staminali embrionali. Uno dei due prossimi obiettivi sarà trasferire gli embrioni congelati in madri surrogate SWR, – per cercare di completare la gravidanza. L’altro obiettivo sarà “tentare di raccogliere gli ovociti dalle due NWR viventi”.
Per Terri Roth e William Swanson, come riporta Nature Communications, questo studio “suscita speranze che i geni provenienti dalla sottospecie del rinoceronte bianco settentrionale, ad oggi funzionalmente estinta, possano essere conservati”. La ricerca è stato realizzata da Silvia Colleoni, Sebastian Diecke, Micha Drukker, Cesare Galli, Frank Göritz, Katsuhiko Hayashi, Robert Hermes, Thomas B. Hildebrandt, Susanne Holtze, Giovanna Lazzari, Pasqualino Loi, Marilyn B. Renfree, Jan Stejskal. Immagine: Wikipedia, Murchison Falls National Park, Uganda.
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