Parla di scienza e religione questo libro di Elaine Howard Ecklund e Christopher Scheitle
Nel libro la Ecklund – sociologo della Rice University – e Scheitle – sociologo della West Virginia University – spiegano realtà e falsi miti del rapporto tra fede e scienza negli Stati Uniti. Nel volume troviamo infatti le conclusioni di uno studio scientifico tra la popolazione americana, durato cinque anni. Gli autori hanno intervistato numerosi cittadini, studiando anche le più rilevanti tradizioni e opinioni religiose. Cercando di capire il modo in cui i credenti percepiscono realmente la scienza e la tecnologia. E come pensano che sia eventualmente compatibile, o in disaccordo, con la propria fede.
Come spiega Ecklund, gli americani credenti si relazionano alla scienza ponendosi “due domande fondamentali: in primo luogo, cosa significa la scienza per l’esistenza e l’attività di Dio ? E in secondo luogo, cosa significa la scienza per la sacralità dell’umanità ?”. E mentre spesso si crede che le persone religiose abbiano preconcetti e sospetti verso la scienza, in realtà il loro approccio è differente. Chi crede ama la scienza, e ha interesse per tutto ciò che può dare allo sviluppo dell’umanità e della società attuale.
Il conflitto tra scienza e religione riguarda se mai più le grandi questioni etiche o morali e i fondamenti della religione stessa
I credenti, spiega la Ecklund, “percepiscono conflitti solo con le forme e i contenuti della scienza che sembrano avere implicazioni sul ruolo di Dio nel mondo e sul valore e la sacralità degli esseri umani.” Una situazione che Scheitle ha così sintetizzato “Ha a che fare con Dio, con gli esseri umani, e poco di più”. È però vero, come spiega Ecklund, che le persone di fede “sono spesso sospettose verso gli scienziati”. Pensano infatti “che gli scienziati in genere non amano le persone religiose” e la religione stessa.
In realtà le persone credenti prevalentemente non hanno preclusioni nemmeno verso le teorie che alcuni considerano in contraddizione con la religione. Mentre in realtà contraddicono al limite una interpretazione letterale delle sacre scritture. Ad esempio, afferma Scheitle “molte persone religiose affermano di essere creazioniste, con l’ipotesi di una Terra giovane”. Nella realtà, sono invece “molto più disponibili all’idea di evoluzione di quanto potrebbe suggerire questa etichetta iniziale”.
Non è vero che i credenti neghino le alterazioni climatiche e ambientali, causate dagli uomini
Un’alta questione su cui spesso persone con orientamento religioso si esprimono in modo dissonante dalla comunità scientifica, è il cambiamento climatico e le sue cause antropogeniche. Come spiega la Ecklund, non è vero che tutti i credenti neghino i cambiamenti climatici, e che la causa siano gli esseri umani. “Abbiamo scoperto che le opinioni politiche più delle opinioni religiose sono in realtà il miglior indicatore di ciò che gli americani pensano dei cambiamenti climatici”, ha affermato. Allo stesso tempo “le persone religiose vogliono sostenere l’ambiente, però fino a punto in cui l’amore per l’ambiente non sostituisce l’amore per le persone”.
Dallo studio è anche emerso che le persone di fede sono a favore degli sviluppi delle tecnologia, pure su aree complesse e spesso al centro del dibattito etico sociale come la genetica e le cellule staminali. I credenti vogliono però che gli scienziati non agiscano svincolati da principi etici. Ritengono quindi “giusto che gli scienziati utilizzino le tecnologie genetiche riproduttive umane per prevenire le malattie. Disapprovano invece, ad esempio, “che gli scienziati aiutino le persone a procreare bambini progettati” con determinate caratteristiche genetiche. Una visione comune sia a credenti di orientamento conservatore – tra cattolici, cristiani di altre confessioni, musulmani, e ebrei – sia ad alcuni laici liberali.
La presunta contrapposizione tra fede e scienza è in realtà molto più indefinita, e parlarne non può che giovare alla scienza e alla convivenza tra persone e differenti orientamenti
Lo studio, spiega Christopher Scheitle, mostra complessivamente “che la storia di ciò che le persone religiose pensano della scienza è più sfumata di ciò che si potrebbe pensare se si guardano solo le voci più estreme nella sfera pubblica”. Mente Elaine Howard Ecklund ha affermato e auspicato che “qualsiasi tentativo di migliorare le relazioni tra comunità scientifiche e religiose contribuirà notevolmente ad aumentare il sostegno alla scienza e ad aiutare il mondo naturale e le persone”
Il libro è stato pubblicato da Oxford University Press con il titolo Religion vs. Science: What Religious People Really Think – Religione contro scienza: ciò che le persone religiose pensano davvero. ISBN10 0190650621 – ISBN13 9780190650629. Elaine Howard Ecklund è professore alla Rice University, dove è titolare della Herbert S. Autrey Chair of Social Sciences, e direttore del Religion and Public Life Program. Christopher Scheitle è assistant professor of sociology alla West Virginia University.
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