La scienza come modo per tornare a credere, dando ragione alla propria fede
Questo il tema del libro Finding God in the Waves. How I Lost My Faith and Found It Again Through science. Trovare Dio tra le onde. Come ho perso la mia fede e l’ho trovata di nuovo attraverso la scienza. Tra i numerosi volumi dedicati al rapporto tra religione e ricerca scientifica, quello di cui parliamo oggi parla invece di una sorta di conversione. Mike McHargue racconta di come, credente, si sia progressivamente allontanato dalla religione. Tornando poi a credere dopo diversi anni in un modo che ad alcuni potrebbe sembrare paradossale: ovvero proprio grazie alla scienza.
Attraverso quindi una crescente consapevolezza di quanto la fede non le sia in opposizione, ma complementare, e di quanto possa essere ragionevole. Perché l’incontro e il confronto reciproco tra scienza, fede e ragione, come spieghiamo spesso su queste pagine può non essere causa di scontro. Può essere invece opportunità per essere più consapevoli, e per capire meglio questo mondo, e quale sia il posto che realmente a ciascuno spetta.
E per vivere la scienza attraverso la fede, in modo più maturo e spirituale, non solo razionale. L’autore di questo volume lo spiega ad esempio quando parla della Singolarità Iniziale, poco istanti prima del Big Bang. “Ero lì in quella Singolarità – scrive – come lo erano tutti i miei antenati e discendenti. C’era anche ogni stella che è nata, ogni stella che è morta. Così era ogni particella che compone ogni atomo dell’universo. Tutto era lì, insieme, all’inizio.”
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