Dal 71mo annuale Meeting scientifico dell’American Academy of Forensic Sciences, ci è arrivata in questi giorni la notizia di una ricerca statunitense che confermerebbe l’autenticità della Sindone.
La notizia è stata ripresa da diverse fonti, giornalistiche e non, e in alcuni casi commentata, contro o a favore la presunta autenticità. La questione in realtà è più complessa di come è stata esposta in alcuni casi, e ciò che attualmente sappiamo della ricerca non consente certo di arrivare a presunte valutazioni definitive. Ad oggi è leggibile infatti solo l’abstract dell’intervento di Jackson – abstract E73, pagina 573 – al Meeting dell’American Academy of Forensic Sciences, svoltosi a Baltimora – Maryland – dal 18 al 23 febbraio scorsi.
La questione dell’autenticità della Sindone ad oggi è più una questione di scienza, che di fede. A Crucifixion Experiment to Assess Wrist and Forearm Blood Flows as Observed on the Shroud of Turin. Un esperimento di crocifissione per valutare i flussi di sangue del polso e dell’avambraccio come osservato sulla Sindone di Torino. Questo il titolo dello studio, realizzato dal Turin Shroud Center of Colorado. La ricerca è stata guidata da John P. Jackson, direttore del Turin Shroud Center of Colorado, da sua moglie Rebecca S. Jackson – direttore associato – e da Keith E. Propp e Kim M. Look.
Gli autori hanno utilizzato volontari, che sono stati collocati – ovviamente in modi non cruenti – su di una croce – testando su di loro i potenziali flussi sanguigni dovute alle ferite del Cristo. L’obiettivo dello studio è rispondere alla famosa e criticata investigazione di Matteo Borrini e Luigi Garlaschelli, realizzata per il Cicap, nel tentativo di riprodurre e studiare le macchie di sangue presenti sulla Sindone. A questo link è possibile trovare un dossier completo sullo studio Cicap, con le valutazioni e le critiche di alcuni esperti del settore. Pubblicheremo aggiornamenti sulla questione – tra fede e scienza – questa settimana, speriamo con maggiori informazioni.
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