Paleontologia: come spiega Nature Scientific Reports, questo “nuovo adrosauro dal Giappone fa luce sulla diversità dei dinosauri”.
La scoperta è stata pubblicata nell’articolo New A NewHadrosaurine – Dinosauria: Hadrosauridae – from the Marine Deposits of the Late Cretaceous Hakobuchi Formation, Yezo Group, Japan. Una nuova Adrosaurina – Dinosauria: Hadrosauridae – dai depositi marini della tardiva formazione cretacea di Hakobuchi, Gruppo Yezo, Giappone. Gli autori della ricerca sono Yoshitsugu Kobayashi, Tomohiro Nishimura, Ryuji Takasaki, Kentaro Chiba, Anthony R. Fiorillo, Kohei Tanaka, Tsogtbaatar Chinzorig, Tamaki Sato e Kazuhiko Sakurai. Nature Scientific Reports volume 9, article number: 12389 – 2019.
Il fossile trovato in Giappone – di 72 milioni di anni – è stato ritrovato nei depositi marini della Formazione Hakobuchi a Hokkaido, in Giappone. Gli studiosi l’hanno chiamato Kamuysaurus japonicus. Lungo circa otto metri di lunghezza, è un adrosauro di taglia media, del tutto cresciuto. Il reperto paleontologico “favorisce la nostra comprensione della diversità degli adrosauri in Estremo Oriente e dell’evoluzione degli adrosauridi durante il tardo Cretaceo (100,5-66 milioni di anni fa)”. Appare inoltre è “correlato ad altri adrosauri dell’Estremo Oriente come il Laiyangosaurus cinese e il Kerberosaurus russo”.
Gli adrosauri sono stati tra i dinosauri più diffusi nel tardo Cretaceo. Sono stati ritrovati loro fossili in Nord America, Sud America, Asia, Europa e Antartide. Come spiega Nature Scientific Reports, la “scoperta in un ambiente influenzato dal mare è rara per gli adrosauri e contribuisce alla comprensione della diversità degli adrosauridi in questi ambienti”. Il Kamuysaurus japonicus aveva “caratteristiche uniche, tra cui una piccola cresta sul cranio e una breve fila di spine neurali che puntano in avanti”.
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