La notizia dello sviluppo del computer quantistico di Google e delle sue strabilianti capacità di calcolo è apparsa per poco tempo sul sito ufficiale della Nasa.
Google ha infatti formalizzato con l’agenzia spaziale americana un accordo che prevede di utilizzare i supercomputer Nasa come strumento di confronto e di riferimento per gli esperimenti sui propri processori quantistici. La notizia, annunciata da alcuni ricercatori di Google, guidati da John Martinis, è stata poco dopo rimossa. L’annuncio ha avuto un effetto sorpresa sui mezzi di informazione e tra gli esperti del settore. Tra i primi a parlarne il Financial Times, che parla di raggiunta supremazia quantistica da parte di Google.
E il MIT Technology Review, che ha anche chiesto un commento alla società di Mountain View sul suo computer quantistico. Google preferisce però ad oggi non dare informazioni. Dai contenuti della notizia apparsa, il processore quantistico di Google può elaborare in tre minuti e 20 secondi calcoli che con il Summit, il super computer tradizionale più potente ad oggi, richiederebbero circa 10.000 anni. Per Martinis e i suoi collaboratori, questo esperimento “definisce il primo calcolo che può essere eseguito solo su un processore quantico”.
Come spiega MIT Technology Review, Will Oliver, professore del MIT e specialista del settore, ha paragonato l’importanza di tale esperimento all’importanza “del primo volo dei fratelli Wright a Kitty Hawk per l’aviazione”. Spiegando che se fosse confermato rappresenterebbe un enorme balzo avanti sia per la ricerca nell’informatica quantistica, sia per le sue applicazioni tecnologiche. Con lo sviluppo dei processori quantistici sarà così possibile sviluppare nuovi farmaci, nuovi materiali, nuove tecnologie.
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