Elon Musk ha presentato nella piccola cittadina di Boca Chica, in Texas, la nuova generazione del razzo Starship.
Starship, definito da Musk “il santo graal dello spazio”, è alto 55 metri e ha un diametro di 9 metri. Pesa a vuoto 85 tonnellate e può trasportare un carico di 150 tonnellate. Potrà portare in orbita fino a 100 persone. Il razzo per Musk rappresenta “la svolta perché la nostra civiltà diventi una civiltà spaziale”, rendendo “i viaggi nello spazio come se fossero dei viaggi aerei”. L’imprenditore lo ha simbolicamente presentato accanto al primo veicolo spaziale realizzato dalla SpaceX: il Falcon 1.
“Questa – ha affermato Musk – credo sia la cosa più stimolante che abbia mai visto”. E ha esclamato: “wow, che lavoro incredibile da parte di un team così eccezionale per costruire questo incredibile veicolo” Spiegando di essere “orgoglioso di lavorare con un team così eccezionale”. Entro sei mesi, nel 2020, Starship effettuerà un volo sperimentale in orbita attorno alla Terra. E entro un anno porterà in orbita i primi passeggeri. Dal 2012 sono inoltre previsti carichi commerciali paganti.
Il razzo è progettato per trasportare pure materiali e persone dalla Terra alla Luna, per le future missioni di insediamenti umani della Nasa, o di privati. Con l’obiettivo più ambizioso – come ha spiegato lo stesso Musk – di essere tra alcuni anni il vettore per missioni tecniche e umane su Marte. “Questo è il percorso più veloce per una città autosufficiente su Marte”, ha infatti affermato Musk, che venerdì 27 settembre aveva anticipato l’evento con un tweet: “L’astronave ci permetterà di abitare in altri mondi. Per rendere la vita come la conosciamo interplanetaria.”
Lo Starship è infatti la navicella del sistema a due stadi Big Falcon Rocket – BFR, denominato anche Starship Super Heavy. L’altro stadio è ovviamente il booster, denominato Super Heavy. Il Big Falcon Rocket – BFR è completamente riutilizzabile, e ha una tecnologia che rende possibile trasferire propellente a gravità zero.
Il tweet di Jim Bridenstine, amministratore della Nasa.
Venerdì scorso anche Jim Bridenstine, amministratore dell’agenzia spaziale americana, aveva anticipato su Twitter il lancio di Starship, scrivendo: “Non vedo l’ora che arrivi l’annuncio SpaceX”. Bridenstine ha anche aggiunto che “nel frattempo, l’equipaggio commerciale è in ritardo di anni”. E che la Nasa “prevede di vedere lo stesso livello di entusiasmo per gli investimenti del contribuente americano.
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