La Meridiana Clementina di Santa Maria degli Angeli a Roma, opera di Francesco Bianchini, nella storia dell’astronomia e come simbolo del rapporto tra fede e scienza.
Questi alcuni dei temi affrontati in un evento a Roma martedì 15 ottobre 2019: La Meridiana di Santa Maria degli Angeli. Nuove scoperte al servizio della storia della scienza e della Chiesa. Una lectio magistralis offerta dall’astrofisico Costantino Sigismondi ICRA – Università di Roma La Sapienza. La Lectio coincide con l’inaugurazione del nuovo anno accademico del Master in Scienza e Fede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
Docente per il Master in Scienza e Fede, il relatore illustrerà storia, ragioni e funzionamento della meridiana Clementina, all’interno della Basilica romana di Santa Maria degli Angeli, luogo simbolo dell’astronomia e dell’equilibrio tra scienza e religione. L’evento si svolgerà dalle 17.10 nell’Aula Magna dell’università pontificia.
Francesco Bianchini e la Meridiana Clementina.
La Meridiana della Torre dei Venti in Vaticano e quella Clementina sono due esempi magistrali del modo in cui già secoli fa a Roma e nella Città del Vaticano si studiava l’astronomia. E di come ciò abbia influenzato in modo determinante pure l’arte e l’architettura. Costellate di meridiane, osservatori, e fori stenopeici, studiati per osservare gli allineamenti astronomici, le basiliche romane, sono esempi di questa tradizione e realtà scientifica, storica e culturale.
Nato a Verona nel 1662 e morto a Roma nel 1729 Francesco Bianchini è stato uno dei più importanti astronomi del suo tempo, scopritore di tre comete. Allievo di Geminiano Montanari, nel 1702, durante il pontificato di Papa Clemente XI, ha progettato e realizzato la meridiana clementina della Basilica di Santa Maria degli Angeli, a Roma. Uno strumento concepito pure per misurare il passaggio del Sole al Solstizio, e che continua ad essere funzionale anche oggi dopo secoli. Bianchini ha anche studiato o perfezionato strumenti astronomici di misura e di osservazione.
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