L’Ordine dei giornalisti Lombardia combatte il fenomeno delle rassegne stampa illegali Telegram e Whatsapp. Violazione del diritto d’autore e ricettazione.
E chiede il sequestro dei canali creati su questi social per diffondere rassegne stampa e articoli violando il diritto d’autore. Il presidente dell’OdG Lombardia Galimberti: “Basta con il saccheggio quotidiano degli articoli dei giornalisti”. L’Ordine dei giornalisti della Lombardia la mattina di mercoledì 22 aprile 2020 ha depositato nella segreteria del procuratore aggiunto Eugenio Fusco, un esposto denuncia indirizzato al procuratore Francesco Greco.
L’OdG spiega sul proprio sito web ufficiale di aver chiesto “alla Procura di Milano il sequestro dei canali chat di Telegram e WhatsApp attraverso cui vengono diffusi ogni giorno gratuitamente i pdf di quotidiani e periodici”.
Per l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, oltre alla violazione del diritto d’autore si può ipotizzare anche il reato di ricettazione.
Per l’OdG lombardo “oltre alla grave e ripetuta violazione del diritto d’autore, che ha rilevanza penale anche nei confronti di chi scarica i contenuti protetti e di chi agevola l’illecito – che secondo la Federazione italiana degli editori giornali provoca danni per centinaia di milioni di euro alla filiera dell’editoria – la Procura potrebbe vagliare anche le ipotesi di reato di ricettazione circa le modalità di alimentazione dei contenuti su tali canali”.
L’Ordine dei Giornalisti della Lombardia nell’esposto denuncia chiede anche il “contestuale oscuramento dei canali di consegna dei pdf dei giornali, oscuramento da ottenere attraverso la collaborazione dei gestori di servizi di telefonia mobile e dati, in modo da interrompere l’attività illecita”.
L’avvocato Valerio Vallefuoco, legale dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, ha spiegato che la società Telegram “sembrerebbe avere sede legale a Dubai, come si evince dal sito internet telegram.org”. Si potrebbe quindi attivare “i canali di cooperazione internazionale in materia di giustizia penale previsti dai Trattati tra l’Italia e gli Emirati Arabi, ratificati e approvati definitivamente con la legge n. 125/2018”. Legge che, spiega l’OdG, “prevede espressamente il sequestro preventivo, il pignoramento, la confisca e la restituzione dei proventi e/o gli strumenti del reato”.
Alessandro Galimberti, presidente dell’OdG lombardo, ha sottolineato che “la crisi del settore editoriale è arrivata a un punto tale da non poter più sopportare il saccheggio giornaliero, massivo e indiscriminato che i monopolisti del Web attuano scientificamente. Anche per questo è quantomai indifferibile il recepimento da parte del Parlamento italiano della legge europea sul copyright”. La legge sul copyright è stata approvata a Strasburgo a marzo 2019. Per il testo integrale vedi, su Fede e Ragione, Ordine dei giornalisti Lombardia: sequestrare i canali Whatsapp e Telegram illegali.
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.