Ufo: il Pentagono ha pubblicato ieri, venerdì 25 giugno 2021, l’atteso rapporto sui fenomeni aerei non identificati.
Il report dell’Ufficio del Direttore dell’Intelligence nazionale – ODNI è stato declassificato e pubblicato con il titolo Preliminary Assessment: Unidentified Aerial Phenomena – Valutazione preliminare: fenomeni aerei non identificati.
L’intelligence americana, su indicazione del Senato degli Stati Uniti, ha dovuto valutare l’eventuale minaccia rappresentata dai fenomeni aerei non identificati – UAP, e i progressi compiuti dalla Task Force sui fenomeni aerei non identificati UAPTF del Dipartimento della Difesa, per comprendere tale eventuale minaccia.
Le ipotesi formulate: errori dei sensori e oggetti fisici con caratteristiche di volo sorprendenti.
Il rapporto spiega come le tecnologie militari statunitensi – aerei, navi, etc, utilizzino, per individuare e registrare tal fenomeni aerei – UAP, vari tipi di sensori rche normalmente “funzionano correttamente e acquisiscono dati reali sufficienti per consentire valutazioni iniziali”. Però in alcuni casi la rilevazione di fenomeni aerei non identificati potrebbe essere attribuibile ad anomalie di tali sensori.
In altri casi però – la maggior parte – gli UAP rilevati sono invece probabilmente oggetti fisici, dal momento che sono individuati e registrati da più sensori, come “radar, infrarossi, elettro-ottici, cercatori di armi e osservazione visiva”.
Tra tali casi di UAP, ve ne sono anche alcuni che riescono a volare con velocità e manovre che vanno oltre le tecnologie terrestri, e che sono incompatibili con la fisiologia degli equipaggi umani. Anche in questo casi tali osservazioni “potrebbero essere il risultato di errori del sensore, spoofing o di percezione errata a parte degli ‘osservatore e richiedono quindi un’analisi rigorosa aggiuntiva”.
Diversi tipi di UAP, che costituiscono comunque una minaccia per la sicurezza, anche perché dotati di tecnologie superiori.
Il rapporto dell’Intelligence degli Stati Uniti spiega che “esistono probabilmente più tipi di UAP che richiedono spiegazioni diverse in base alla gamma di aspetti e comportamenti descritti nei rapporti disponibili.” I casi UAP ad oggi non spiegabili potrebbero essere risolti con riferimento a “cinque potenziali categorie esplicative”:
- velivoli irregolari
- fenomeni atmosferici naturali,
- programmi di sviluppo avanzato del Governo degli Stati Uniti o di industrie aeronautiche statunitensi
- sistemi avversari stranieri
- e una categoria in cui considerare e includere tutto il resto
Ad oggi però tale classificazione non è possibile, per almeno 144 casi UAP. Che, spiega il report dell’Intelligence, “pongono un serio problema di sicurezza del volo e possono rappresentare una sfida per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”. I problemi di sicurezza dipendono soprattutto da due fattori:
- i piloti costretti a volare e confrontarsi con uno spazio di volo aereo sempre più affollato e disordinato
- La possibilità, ad oggi non escludibile, che gli UAP possano essere tecnologie di ricognizione di potenze straniere o non identificabili, e/o che siano appunto dotati – come sembra in diversi casi, di tecnologie rivoluzionaria o comunque molto superiori a quelle attuali.
L’Intelligence si augura sia possibile “consolidare in modo coerente rapporti omologhi provenienti da tutto il governo federale, standardizzare i rapporti, aumentare la raccolta e l’analisi delle informazioni sugli UAP, e avere “un processo semplificato per lo screening di tutti questi rapporti rispetto a un’ampia gamma di dati Governativi pertinenti. Sarà così possibile effettuare “un’analisi più sofisticata degli UAP e aumentarne la comprensione. Per arrivarci saranno necessarie molte risorse e investimenti aggiuntivi.
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