Il futuro della ricerca sui neutrini ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso.
Gli sviluppi della ricerca sui neutrini, e in particolare il doppio decadimento beta, sono stati al centro del “North America – Europe Workshop on Future of Double Beta Decay”, che si è svolto dal 29 settembre, al 1 ottobre, ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso – LNGS dell’INFN. L’evento, in presenza e online, ha visto la partecipazione di oltre duecento scienziati, provenienti da Italia, Stati Uniti, Canada, Germania, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Polonia, Olanda, Svizzera, Israele, Cina, Giappone, Russia e Ucraina.
“Il doppio decadimento beta senza emissione di neutrini – spiegano i Laboratori del Gran Sasso – è un rarissimo e ipotetico fenomeno la cui rivelazione avrebbe profonde implicazioni per la fisica delle particelle elementari e per la cosmologia. Tale processo necessita che il neutrino coincida con la sua antiparticella, e la sua scoperta potrebbe anche contribuire a spiegare perché viviamo in un universo fatto di materia anziché di antimateria”.
“Pur essendo passati quasi 100 anni dalla sua nascita – ha affermato Ezio Previtali, direttore dei Laboratori del Gran Sasso – sappiamo molto poco del neutrino e il processo del doppio decadimento beta, se osservato, porterebbe a una svolta nella comprensione della natura di questa elusiva particella”. Previtali ha spiegato di essere “molto soddisfatto che questo evento, che unisce gli sforzi delle due sponde dell’Atlantico”, si sia svolto presso i Laboratori, che “sono sicuramente uno dei laboratori internazionali più qualificati a ospitare questa nuova generazione di esperimenti”,
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