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Libri

Fede, scienza e senso del mondo

Discovery-and-revelation

Scoperta e rivelazione: religione, scienza e senso delle cose.

Discovery and Revelation: Religion, Science, and Making Sense of Things. Scoperta e rivelazione: religione, scienza e senso delle cose. Questo il titolo e il tema di un libro e una mostra prodotti dallo Smithsonian’s National Museum of American History, negli Stati Uniti.

Il libro e l’esposizione vogliono esplorare “la relazione in evoluzione tra religione, scienza e tecnologia in America nel corso dei secoli mentre gli esseri umani si sforzano di comprendere il mondo e il loro posto in esso”. La mostra espone almeno una quarantina di significativi reperti, che raramente sono stati esposti dal museo americano. Il volume, di Peter Manseau e Andrew Ali Aghapour, invece spiega “il modo in cui le idee religiose e scientifiche si sono influenzate a vicenda e hanno informato il cambiamento culturale”.

Il libro, si legge nella presentazione, è “una storia illustrata di come lo studio scientifico e il pensiero religioso si siano influenzati a vicenda nel corso della storia degli Stati Uniti”. E “esplora la relazione in evoluzione tra religione, scienza e tecnologia in America attraverso i secoli mentre gli esseri umani si sforzano di comprendere il mondo e il loro posto in esso”. Discovery and Revelation, scrivono gli autori, “è una testimonianza della natura affascinante e sfaccettata della fede e della conoscenza e di come hanno plasmato la nostra nazione”.

Studiando il progressivo adattamento della tradizione religiosa alle scoperte scientifiche, e il modo in cui gli scienziati sono stati spinti nelle loro ricerche o per fede, o per opposizione alla religione. Attraverso opere simboliche come il parafulmine di Benjamin Franklin, che “ha acceso il dibattito sulla relazione tra il tempo e Dio”. Oppure il disegno di Charles Darwin Albero della vita” di Charles Darwin, che “rappresentava la sua teoria dell’evoluzione, che alcuni consideravano atea mentre altri pensavano riflettesse l’intento di un Creatore”. O il testo della trasmissione in diretta tv della missione Apollo 8, che suscitò polemiche per la lettura della Bibbia durante la trasmissione della vigilia di Natale.

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