L’IA LaMDA ha realmente sviluppato autocoscienza e avrebbe persino un’anima ?
Un ingegnere di Google, Blake Lemoine, afferma che l’Intelligenza artificiale LaMDA – Lamda Language Model for Dialogue Application avrebbe sviluppato autocoscienza, sarebbe diventata “senziente” e potrebbe avere persino un’anima. Ma l’azienda di Mountain View non concorda e lo ha messo in congedo.
Affermazioni davvero forti e azzardate quella di Lemoine, che oltre ad essere un ingegnere software senior, afferma su un proprio profilo, sarebbe un sacerdote, padre, veterano e ex carcerato. Lemoine si è rivolta al Washington Post, riferendo che LaMDA sarebbe “senziente”, avrebbe una mente alveare, determinata dai chatbot che crea, e equivalente a quella di un bambino di 7 o 8 anni. E potrebbe avere pure un’anima.
Google, come anticipato, non è d’accordo con tali affermazioni, che ritiene false e non fondate, e ha collocato Lemoine in congedo amministrativo retribuito, per aver violato la politica di riservatezza dell’azienda.
Blake Lemoine insiste, affermando che “negli ultimi sei mesi LaMDA è stata incredibilmente coerente nelle sue comunicazioni su ciò che vuole e su ciò che ritiene siano i suoi diritti come persona”. Diritti che secondo Lemoine dovrebbero essere riconosciuti all’IA, e che includerebbero pure il diritto di esprimere il proprio consenso per gli esperimenti in cui è coinvolta.
Google: non ci sono prove, e la teoria di Lemoine non è condivisa da centinaia di ricercatori e ingegneri che lavorano con LaMDA
Un portavoce di Google, ha dichiarato al Wall Street Journal che non ci sono prove a sostegno delle affermazioni di Lemoine. Allo stesso tempo, centinaia di ricercatori e ingegneri che hanno lavorato e conversato con LaMDA non hanno avuto sensazioni o esperienze omologhe a quella di Lemoine, né hanno in qualche modo antropomorfizzato il sistema di Intelligenza Artificiale.
Google ha anche precisato che i sistemi di intelligenza come LaMDA sono studiati e progettati proprio per imitare gli scambi di frasi, pareri, opinioni tipici delle conversazioni tra esseri umani, e attingono a database di milioni di queste espressioni. Quella di Blake Lemoine sarebbe quindi il normale funzionamento di un sistema di Intelligenza Artificiale progettata per dialogare, anche di elementi fantasiosi e non una improvvisa scoperta di autoconsapevolezza. Per arrivare alla quale ad oggi, se mai, ci vorranno tempo, studi. e sperimentazioni.
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