Nell’Epifania del 2024, il Pontefice esplora il viaggio spirituale dei Magi, metafora della ricerca umana di Dio e della fede attiva.
Nell’omelia di Papa Francesco per la solennità dell’Epifania del Signore, il tema centrale è stato il viaggio dei Magi alla ricerca del Re che è nato, un’immagine che rappresenta i popoli in cammino verso Dio.
Papa Francesco descrive i Magi come persone con gli occhi rivolti al cielo, simbolo della loro ricerca di una salvezza che viene dall’alto, e i piedi fermi sulla terra, indicando il loro cammino attivo nel mondo. L’omelia sottolinea l’importanza di guardare oltre gli orizzonti terreni e di cercare una luce che illumini la vita, evitando di rimanere intrappolati nelle questioni mondane.
Il Pontefice invita tutti a sollevare lo sguardo verso il cielo, non solo per una comprensione più elevata della realtà, ma anche per essere guidati dall’amore di Dio e dalla luce della sua Parola. Sottolinea che la fede non dovrebbe limitarsi a pratiche religiose esteriori, ma dovrebbe essere un fuoco interiore che motiva la ricerca del volto di Dio e la testimonianza del Vangelo.
Inoltre, l’omelia pone l’accento sulla necessità di un cammino attivo sulla terra, ispirato dall’esempio dei Magi che, guidati dalla stella, cercano Dio e trovano un Bambino. Questo simboleggia il trovare Dio nelle situazioni quotidiane e, soprattutto, nel servizio agli altri, in particolare ai più poveri. La fede, quindi, non è solo contemplazione, ma anche azione nel mondo.
Infine, il Papa parla dell’importanza dell’adorazione, come dimostrato dai Magi che si prostrano davanti al Bambino Gesù. Sottolinea che adorare significa riconoscere Gesù come Dio e Signore, e invita a riscoprire la preghiera di adorazione. L’omelia si conclude con un invito a essere sempre cercatori di Dio, uomini di speranza, e a mantenere il coraggio di camminare, scrutare il cielo e adorare.
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