Per un mondo sostenibile: Papa Francesco sulla collaborazione tra tradizioni ancestrali e scienza moderna contro le crisi ecologiche.
Nel corso del workshop “Indigenous People’s Knowledge and The Sciences. Combining Knowledge and Science on Vulnerabilities and Solutions for Resilience”, promosso dalle Pontificie Accademie delle Scienze e delle Scienze Sociali, Papa Francesco ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa, sottolineando l’importanza della combinazione tra la sapienza dei popoli indigeni e le scienze moderne come strumento per affrontare sfide globali quali i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità, le minacce alla sicurezza alimentare e alla salute.
Il Pontefice ha accolto con favore il convegno, sottolineando che “questa è un’opportunità per crescere nell’ascolto reciproco: ascoltare le popolazioni indigene, per imparare dalla loro sapienza e dal loro stile di vita, e nello stesso tempo ascoltare gli scienziati, per imparare dai loro studi.” Questo approccio multidisciplinare enfatizza la necessità di un dialogo aperto e di un’azione coordinata per affrontare le questioni urgenti che riguardano la casa comune e la famiglia umana globale.
Papa Francesco ha anche ricordato l’iniziativa della FAO, che ha portato alla creazione di una Piattaforma per unire scienziati indigeni e non indigeni, studiosi ed esperti in un dialogo costruttivo per la salvaguardia dei sistemi alimentari delle popolazioni originarie, riaffermando il valore di tali incontri nel promuovere la fratellanza umana, la giustizia e la pace.
Rivolgendo un messaggio ai governi e alle organizzazioni internazionali, il Santo Padre ha sottolineato l’importanza di proteggere la diversità culturale e spirituale della famiglia umana, affermando che “nel tessuto dell’umanità ci sono culture, tradizioni, spiritualità, lingue differenti che hanno bisogno di essere protette, perché la loro perdita costituirebbe per tutti noi un impoverimento della conoscenza, dell’identità, della memoria.”
Papa Francesco ha inoltre evidenziato la necessità di una “conversione ecologica”, citando la sua enciclica “Laudato si'”, e ha chiamato tutti a essere custodi e non padroni del pianeta. Ha incoraggiato i rappresentanti delle comunità indigene e gli scienziati a lavorare insieme per la verità, la libertà, il dialogo, la giustizia e la pace, sottolineando che “la Chiesa è con voi, alleata dei popoli indigeni e del loro sapere, e alleata della scienza per far crescere nel mondo la fraternità e l’amicizia sociale.”
Concludendo il suo discorso, Papa Francesco ha confermato il suo sostegno e la sua preghiera per i partecipanti al workshop, invitandoli a pregare anche per lui, in un gesto di reciproca solidarietà e supporto nella ricerca comune di soluzioni per un futuro più resiliente e sostenibile.
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