Higgs è morto Lunedì 8 aprile 2024 a 94 anni, dopo una breve malattia.
Nato nel 1929, è stato un illustre fisico teorico britannico la cui eredità è profondamente radicata nella storia della fisica. La sua teoria, proposta nei tumultuosi anni ’60, introdusse l’idea di una particella subatomica che sarebbe stata poi battezzata con il suo nome: il bosone di Higgs. Questa particella è fondamentale nell’ambito del Modello Standard della fisica delle particelle, essendo cruciale per la comprensione di come le particelle acquisiscono massa.
Il bosone di Higgs occupa un posto unico nel pantheon della fisica per via del suo ruolo nel conferire massa ad altre particelle elementari. Secondo la teoria di Higgs, esiste un campo ubiquitario, detto campo di Higgs, che permea l’universo. Le particelle acquisiscono massa interagendo con questo campo: più intensa è l’interazione, maggiore è la massa ottenuta. Questo meccanismo risolve uno dei dilemmi più persistenti nella fisica delle particelle, offrendo una spiegazione su come le particelle possano avere le proprietà di massa osservate.
Il bosone di Higgs è stato talvolta soprannominato la particella di Dio dopo la pubblicazione del libro di Leon Lederman The God Particle: If the Universe Is the Answer, What Is the Question ? Questo soprannome è stato in parte adottato dai media per la sua natura provocatoria e per attirare l’attenzione sul mistero che circonda questa particella, non è però particolarmente popolare tra la comunità scientifica. La denominazione suggeriva l’idea che il bosone di Higgs fosse una sorta di tassello finale o chiave di volta nell’architettura dell’universo, essenziale per la nostra comprensione della struttura fondamentale della materia.
La conferma dell’esistenza del bosone di Higgs è arrivata nel 2012, grazie agli esperimenti condotti al Large Hadron Collider (LHC) del CERN. Questa scoperta ha segnato una pietra miliare per la fisica, validando le teorie proposte decenni prima e offrendo una solida prova sperimentale che sostiene il Modello Standard.
Per il suo contributo rivoluzionario alla fisica, Peter Higgs è stato co-assegnatario del Premio Nobel per la Fisica nel 2013, insieme a François Englert. La scomparsa di Higgs ha lasciato un vuoto nel campo della fisica, ma il suo lascito continuerà a ispirare ricerca e scoperte per generazioni future. La sua vita è stata dedicata non solo alla comprensione dei meccanismi più intimi dell’universo, ma anche a gettare le basi per future esplorazioni nelle profondità della materia e dell’energia.
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