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Intelligenza artificiale tra scienza, fede e etica: il messaggio del Papa a Hiroshima

All’incontro AI Ethics for Peace a Hiroshima, il Papa invita a un uso etico della tecnologia, tra saggezza umana e valori spirituali.

Il 9 e 10 luglio 2024, Hiroshima ha ospitato l’incontro “AI Ethics for Peace”, un evento che ha visto l’intervento di Papa Francesco con un messaggio di grande rilevanza. Il Pontefice ha sottolineato l’importanza di due temi interconnessi: l’intelligenza artificiale (IA) e la pace, ribadendo il suo impegno per un uso etico e responsabile delle tecnologie avanzate, già espresso ai leader politici del G7 il 14 giugno 2024.

Nel suo discorso, Papa Francesco ha evidenziato come l’intelligenza artificiale sia capace di compiere scelte algoritmiche basate su criteri definiti o inferenze statistiche. Tuttavia, ha sottolineato che, a differenza delle macchine, “l’essere umano non solo sceglie, ma in cuor suo è capace di decidere”. Questo concetto si inserisce in una visione che unisce scienza e fede, dove la capacità decisionale umana è vista come un dono divino e un elemento essenziale della nostra dignità.

Scienza e fede in dialogo

Papa Francesco ha richiamato l’attenzione su un concetto filosofico antico, la phronesis della filosofia greca, che equivale alla saggezza pratica, e la sapienza della Sacra Scrittura. Questa integrazione di saggezza antica e fede cristiana offre un quadro di riferimento per comprendere l’uso delle tecnologie moderne. Di fronte ai prodigi delle macchine, il Papa ha ribadito che “dobbiamo aver ben chiaro che all’essere umano deve sempre rimanere la decisione”. In un mondo in cui le tecnologie avanzate sembrano poter scegliere autonomamente, è cruciale mantenere il controllo umano per evitare di privare l’umanità della sua capacità di autodeterminazione.

Dignità umana e controllo tecnologico

Il messaggio di Papa Francesco sottolinea la necessità di tutelare uno spazio di controllo significativo dell’essere umano sul processo decisionale delle IA, un aspetto fondamentale per la dignità umana. L’incontro di Hiroshima assume un significato simbolico enorme, rappresentando un richiamo potente alla pace e alla riflessione etica sull’uso delle tecnologie. Il Papa ha lodato l’iniziativa, esortando i partecipanti a dimostrare un impegno concreto per proteggere la dignità umana in questa nuova era tecnologica.

Hiroshima, luogo carico di significato storico, è un monito contro le devastazioni della guerra. Papa Francesco ha evidenziato l’importanza di affrontare la questione delle “armi letali autonome”, ribadendo che “nessuna macchina dovrebbe mai scegliere se togliere la vita ad un essere umano”. Questo messaggio è particolarmente urgente nel contesto attuale, dove i conflitti armati sono sempre più influenzati dalla tecnologia.

Inclusione delle ricchezze culturali e religiose

Inoltre, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza di includere nel governo delle intelligenze artificiali le ricchezze culturali dei popoli e delle religioni, considerandole una chiave strategica per una gestione saggia dell’innovazione tecnologica. Questo approccio integrato di scienza e fede può guidare verso un futuro in cui la tecnologia serve il bene comune e non diventa una minaccia per la libertà e la dignità umana.

Il messaggio di Papa Francesco a Hiroshima rappresenta un potente appello a favore di un uso etico e responsabile dell’intelligenza artificiale, un uso che rispetti e tuteli la dignità umana e promuova la pace globale. In un’ottica che unisce scienza e fede, il Papa esorta tutti a riflettere su come la tecnologia possa essere utilizzata per il bene dell’umanità, mantenendo sempre il rispetto per i valori fondamentali che definiscono la nostra esistenza.

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